Mondo
L’infanzia spagnola vittima della crisi
In Spagna si registra uno dei più alti tassi di povertà infantile della Ue. L'associazione è presente in Spagna del 1960 e ha aumentato gli interventi d'aiuto
di Redazione

I bambini sono spesso le prime vittime delle crisi economiche, quelli più a rischio. E ben lo sanno a Sos Villaggi dei Bambini Spagna che si trova in prima fila nel rispondere ai bisogni sempre più pressanti di una vasta fetta della popolazione spagnola.
Del resto la Spagna è oggi una delle nazioni europee che più risentono della crisi. Quasi un quinto della popolazione vive sotto la soglia di povertà e, come se non bastasse, in Spagna si registra uno dei più alti tassi di povertà infantile dell'Ue: si stima che 1 bambino ogni 4 viva in povertà. Circa la metà sono immigrati, per lo più provenienti da Marocco, Romania ed Ecuador.
«In seguito alla crisi, il numero delle famiglie beneficiarie dei Programmi di rafforzamento familiare Sos è aumentato da 633 nel 2010 a 721 nel 2011 e, allo stesso tempo, è cresciuto anche il numero di membri aiutati per famiglia. Nel 2011, Sos Villaggi dei Bambini ha aiutato 4.476 bambini e giovani e prevediamo un aumento di questo numero nel 2012», afferma Pedro Puig, presidente di Sos Villaggi dei Bambini in Spagna.
Sos Villaggi dei Bambini è presente in Spagna dal 1960 e lavora con le famiglie e i bambini in otto sedi, dove gestisce programmi di accoglienza e rafforzamento familiare per rispondere alle esigenze di bambini, giovani e delle famiglie. Attraverso asili nido, centri diurni e scuole materne Sos Villaggi dei Bambini offre ai più giovani le cure e l’istruzione, mentre dedica ai genitori il supporto psicologico e la consulenza per aiutarli a trovare un lavoro. «Fortunatamente, il nostro intervento non si basa primariamente sulle sovvenzioni pubbliche. Per questo motivo, a differenza di altre organizzazioni spagnole, la crisi non influenza il nostro finanziamento. Stiamo vivendo una situazione bella e triste allo stesso tempo. Bella perché le persone in Spagna sono solidali e non abbiamo mai raggiunto tanti nuovi amici come facciamo ora. Triste perché molti sostenitori chiamano per avvisare che non possono continuare a sostenerci, a causa della perdita del lavoro, ma ci assicurano che appena potranno torneranno a donare» conclude il presidente di Sos Villaggi dei Bambini in Spagna.
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