Politica

L’Italia appoggerà la Tobin tax

Clamoroso al Senato, il premier apre allo 0,05 sulle transazioni finanziarie

di Redazione

Oggi nella sua tormentata relazione al Senato (la seduta è stata anche sospesa per la bagarre inscenata dalla Lega, il premier Monti ha detto: «Uno dei modi per arrivare, non dico a “basta tasse” ma almeno a “meno tasse” per chi produce e per le famiglie, è quello di estendere la fiscalità al mondo della finanza» ha poi aggiunto Monti riprendendo in Senato il discorso sugli esiti del Consiglio Ue dopo la sospensione della seduta e rivolgendosi agli esponenti della Lega che esponevano in precedenza i cartelli “basta tasse”. L’Italia, ha aggiunto Monti, è «disposta a riconsiderare la posizione del precedente governo, che era contrario ad una tassazione sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin tax».

Riguardo ai risultati del Consiglio europeo, Monti ha detto: «Il risultato del Consiglio Europeo dell’8 e 9 dicembre “non è stato per ora all’altezza delle nostre aspettative ma è stato abbastanza significativo”, in particolare sul tema degli eurobond che verrà inserito nel rapporto che van Rompuy, Barroso e Juncker presenteranno entro il 31 marzo, e sul rafforzamento dell’operatività del fondo salva-Stati. Sugli eurobond, anche se la parola non compare nel documento finale, vi sono tuttavia “due finestre aperte che sarà nostra cura coltivare già nel breve periodo”. Quanto al fondo salva-Stati, si va “verso il rafforzamento” della sua operatività, “sia con il potenziamento delle sue risorse sia affidando alla Bce il compito di operare come agente del fondo nella collocazione dei suoi titoli».