Economia
Lo sponsor con Bhopal sulla coscienza
Polemiche sull'accordo fatto con la Dow Chemical Company, che dal 2001 possiede l'azienda indiana che gestiva la fabbrica di Bophal
La Dow Chemical Company è tra gli sponsor di Londra 2012. Il colosso chimico si è infatti assicurato un lucroso contratto con il Comitato olimpico “Londra 2012” per la fornitura di un telone decorativo che cingerà lo Stadio Olimpico della capitale britannica durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi del prossimo anno. Che male c’è?
Il fatto è che la Dow dal 2001 detiene il 100% della Union Carbide Corporation, l’azienda indiana che gestiva la fabbrica di pesticidi responsabile del disastro di Bhopal che nel 1984 causò nell’immediato la morte di 7/10.000 persone e di altre 15.000 negli anni successivi. Più di 100.000 continuano ad avere problemi di salute. Lo denuncia Amnesty International che ha scritto una lettera aperta al Comitato organizzatore di Londra 2012 e, sul suo blog, Riccardo Noury.
Da un lato la Dow si chiama fuori dalla faccenda, avendo acquisito la Union Carbide Corporation solo nel 2001, ma per Amnesty International si tratta di “Uno schiaffo ai sopravvissuti di Bhopal, una mancanza di rispetto per la loro lotta per la giustizia”.
Secondo Amnesty infatti «le linee guida del Comitato Olimpico sull’approvvigionamento sostenibile attribuiscono alta priorità ai temi ambientali, sociali ed etici nell’ambito della fornitura di beni e servizi per i Giochi. Alla luce di questi principi, è scioccante scoprire che è stato assegnato un contratto di tale importanza a una società che non è stata in grado di affrontare uno dei peggiori disastri dei diritti umani causato da un’impresa nel XX secolo. Riteniamo che questa scelta sia irrispettosa delle sofferenze dei sopravvissuti di Bhopal e della loro lunga lotta per la giustizia». Risposte, fino a questo momento, non ne sono arrivate.
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