Famiglia

Lo sport previene l’obesità, il convegno

L’attività sportiva come strumento di prevenzione all’obesità, è il tema dell'incontro all’Università di Camerino in collaborazione con il Centro Universitario Sportivo

di Redazione

?L?attività sportiva nell?approccio ad un equilibrio psico-fisico? è il titolo del convegno organizzato dal Dottorato di ricerca in ?Invecchiamento e Nutrizione? dell?Università di Camerino in collaborazione con il Centro Universitario Sportivo, che si terrà il prossimo 10 ottobre in occasione dell?Obesity Day, iniziativa promossa in tutta Italia dall?Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

Dopo il saluto del Rettore Unicam, prof. Fulvio Esposito, e della prof.ssa Cristina Miceli, Direttore della Scuola Internazionale di Dottorato, i lavori saranno aperti dal Prof. Giancarlo Falcioni, Coordinatore del Dottorato in ?Invecchiamento e Nutrizione? di Unicam.

?A seguito di una alimentazione troppo ricca di grassi e di zuccheri e di una attività fisica ridotta ? sottolinea il prof. Falcioni ? l?ago della bilancia in Italia tende all?impennata per almeno un adulto su tre. In drammatica crescita inoltre è anche l?obesità infantile?.
?La fotografia dell?Italia extralarge ? prosegue il prof. Falcioni ? è preoccupante perché il sovrappeso e l?obesità rappresentano i principali fattori di rischio per la salute e possono determinare ipertensione, diabete, malattie cardiocircolatorie?.
E proprio per questo infatti che il Piano Nazionale della Prevenzione, previsto dall’intesa Stato-Regione del 23 marzo 2005, ha individuato la prevenzione dell?obesità come un obiettivo di salute che deve essere perseguito orientando le principali politiche a livello nazionale, regionale e locale, verso la creazione di ambienti che incoraggiano l’attività fisica.

Ne discuteranno nell?Aula Magna del Polo didattico di Biologia di Camerino a partire dalle ore 15:30, docenti ed esperti degli Atenei di Camerino, Urbino, Parma, Chieti e Ancona.

Info: www.unicam.it

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.