Non profit

LOMBARDIA. Pacchetto di aiuti anticrisi della Regione

Almeno 20 milioni per buoni famiglia,aiuto a pagare i mutui casa richieste al governo, incontri con le banche per credito alle Pmi

di Redazione

Un fondo di almeno 20 milioni di euro per sostenere le famiglie, in particolare quelle numerose, più deboli o che devono sostenere onerosi impegni di cura; un intervento straordinario sul tema della casa con risorse aggiuntive specifiche per aiutare le famiglie a pagare i mutui e gli affitti. Sono queste le nuove iniziative annunciate dal presidente Roberto Formigoni, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata alla crisi economica mondiale «che fa sentire i suoi effetti negativi anche in Lombardia come dimostrano i dati su produzione industriale e artigiana, export, investimenti e accesso al credito».
Le misure a favore delle famiglie si affiancano a un’altra serie di iniziative già decise e messe in campo dalla Regione, in accordo con le organizzazioni e le categorie presenti nel Patto per lo Sviluppo, che permetteranno di mobilitare 3 miliardi di euro per il credito alle imprese, soprattutto quelle piccole e medie, cui si somma 1 miliardo di finanziamenti diretti. I principali capitoli riguardano: rafforzamento del sistema delle garanzie, agevolazione agli investimenti (soprattutto su innovazione e internazionalizzazione), servizi per il commercio, sostegno a imprese turistiche, strumenti per aiutare le Pmi che vantano crediti verso le Pubbliche amministrazioni e misure di accompagnamento.

Fondo per le famiglie – «Le famiglie – ha detto Formigoni – sono e continuano ad essere il vero elemento strategico della nostra società. Per questo, oltre agli interventi già sviluppati negli anni scorsi, abbiamo deciso di mettere in campo nuove iniziative per restituire fiducia alle famiglie e sostenerle nelle loro necessità. Un fondo di almeno 20 milioni di euro, di cui stiamo studiando le modalità di funzionamento, servirà in particolare ad aiutare le famiglie numerose o quelle che devono sostenere gravosi impegni di cura».
Casa – Sempre a favore delle famiglie e specificamente sul tema della casa, Formigoni ha annunciato tre nuove misure. La prima riguarda la messa a disposizione di risorse aggiuntive per aiutare le famiglie a pagare le rate dei mutui. L’obiettivo è riportare al tasso stipulato tutti i mutui che hanno aderito all’accordo ABI MEF; Regione Lombardia si farà carico per almeno due anni della differenza tra la rata stipulata e quella concordata nell’accordo ABI MEF. La seconda misura, in fase di studio, sarà a favore di chi rischia di perdere l’immobile perché non è più in grado di far fronte ai pagamenti. La terza riguarda il rafforzamento del Fondo sostegno affitti.
Gli interventi illustrati dal presidente sono stati già discussi questa mattina in un incontro definito da Formigoni “positivo” tra una delegazione della Giunta regionale e le organizzazioni sindacali.
Occupazione – Sul fronte dell’occupazione, altro tema al centro del confronto con i sindacati, Formigoni ha sottolineato la necessità di intervenire a favore di chi rischia di perdere lavoro e reddito come conseguenza della crisi «pur sapendo che gli ammortizzatori sociali sono di competenza statale». Con la “dote lavoro” e il programma Laborlab, destinato a lavoratori anziani a bassa qualificazione ed espulsi dal ciclo produttivo e giovani in cerca di prima occupazione, è già iniziato il processo di ricollocamento dei lavoratori in difficoltà (67% di occupati nei Piani conclusi).

In attesa che il Governo illustri nel dettaglio il suo piano da 80 miliardi, la Lombardia avanzerà alcune richieste: garanzie alle Pmi di strumenti di supporto e di incentivazione agli investimenti; sottoscrizione da parte del settore del credito di un codice comportamentale nei confronti delle PMI, riservando alle stesse una quota costante dell’intero credito erogato dal sistema bancario; attivazione di un severo controllo perché ad una riduzione dei tassi da parte della Bce corrisponda una pronta riduzione da parte di tutto il sistema bancario.
Per tutelare i lavoratori, la richiesta è di incrementare gli strumenti mirati a una migliore protezione sociale attraverso il rilancio di un patto per il lavoro e di finanziare misure straordinarie di sostegno al reddito per le figure non tutelate dagli strumenti ordinari. Per aiutare le famiglie, la richiesta al Governo sarà soprattutto sulle misure di sostegno degli affitti per le persone in difficoltà.