Cultura

Londra: esperto, terrorismo non ha radici da conflitti palestinese e iracheno

Parla Olivier Roy, tra i massimi specialisti dell'Islam

di Redazione

Il terrorismo non ha ”radici” e non e’ la ”conseguenza obbligatoria” del conflitto israelo- palestinese ne’ della guerra in Iraq: ”le motivazioni sono sempre piu’ complicate e personali”. Lo sostiene, in una intervista a Le Monde, il direttore dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (Ehess) di Parigi, Olivier Roy, autore del libro ”La laicita’ di fronte all’ islam”. Secondo Roy, ”L’ Europa e’ diventata un luogo di radicalizzazione islamica, che non e’ la semplice conseguenza dell’ importazione dei conflitti del Medio Oriente. Il caso tipico e’ quello dell’ assassino di Theo Van Gogh in Olanda. Non ha fatto alcuna rivendicazione sulla Palestina o l’ Iraq. Non ha parlato che dell’ Islam”. L’ esperto osserva che ”il modus operandi” degli attentatori di Londra e’ lo stesso di quello di Madrid. ”Ci sono – osserva – tutte le probabilita’ che gli autori appartengano alla stessa categoria di quella dei membri di tutte le reti smantellate in questi ultimi tempi in Europa: gli sradicati. Sono dei nomadi, dei prodotti della globalizzazione, degli individui che si sono radicati politicamente e religiosamente in un altro paese diverso da quello di cui sono originari, soprattutto in Europa”. ”Non sono attratti – sottolinea Roy – dalle lotte di liberazione nazionale e dall’ instaurazione di uno Stato islamico. Sono degli internazionalisti, come Osama Bin Laden. Questi non ha iniziato la sua carriera tentando di rovesciare la monarchia saudita, ma partendo in Afghanistan, primo campo di battaglia della guerra santa. La dimostrazione – secondo Roy – e’ che Al Qaida e’ pochissimo intervenuta direttamente sul terreno palestinese e che nessun palestinese e’ stato mai attivo in seno ad Al Qaida”.