Famiglia

Londra, test genetici vietati ad assicurazioni

Non potranno stabilire il grado di rischio-malattia dei clienti

di Gabriella Meroni

Le compagnie di assicurazione inglesi hanno accettato il divieto di utilizzare, almeno per cinque anni, i risultati dei test genetici per “selezionare” i clienti e fissare la quota di “adesione”. Lo ha annunciato l’associazione che riunisce gli assicuratori britannici (Association of british insurer) che ha firmato un accordo con il governo.

L’intesa riguarda il 97% delle polizze assicurative. Sono escluse, infatti, le assicurazioni sulla vita per premi superiori a 500 mila sterline (806.451 euro) e le assicurazioni con rischio aggravato (che coprono anche Aids, cancro e via dicendo) con premi superiori a 300 mila sterline (483.870 euro).

In Inghilterra, nei giorni scorsi, le associazioni dei medici avevano protestato contro l’eventuale uso dei test da parte delle assicurazioni. E i camici bianchi hanno vinto la loro battaglia: la moratoria decisa con l’intesa, infatti, è più lunga (5 anni) rispetto a quanto chiesto dal Comitato scientifico e tecnologico della Camera dei Comuni (2 anni) e dalla Commissione nazionale per la genetica umana (3 anni).

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