Mondo
M.O. da Gerusalemme a Betlemme una maratona di pace
Dodici chilometri percorsi da pellegrini e atleti per invocare gesti di riconciliazione
di Redazione
In una delle ore più oscure in Terra Santa, atleti italiani, israeliani e palestinesi – ciascun gruppo di 15 persone – hanno voluto lanciare oggi un invito alla riconciliazione con una maratona tra Gerusalemme e Betlemme, tra loro distanti una dozzina di chilometri, nel corso della quale hanno portato la fiaccola della pace, benedetta dal Papa, e la bandiera del Comitato olimpico internazionale (Cio). La maratona ha preso le mosse all’altezza dell’ospizio vaticano Notre Dame, davanti alle mura della Citta’ Vecchia di Gerusalemme. A dare il via è stato il cardinale Camillo Ruini, presidente della Cei, in presenza del delegato apostolico Pietro Sambi, di monsignor Liberio Andreatta dell’Opera Romana Pellegrinaggi, del viceministro dell’economia e delle finanze Mario Baldassari, del console generale italiano a Gerusalemme Nicola Manduzio, del vice sindaco di Gerusalemme, Yigal Amedi, e di rappresentanti delle autorità locali e del governo israeliano. E’ poi cominciata la corsa degli atleti italiani – tra i quali figuravano l’ex campione del mondo di ciclismo Moreno Argentin, il campione di basket Fabrizio Del Fiore, il mezzofondista Alessandro Lambruschini – e israeliani. Questi ultimi si sono poi fermati all’altezza del posto di blocco che, sulla strada per Betlemme, delimita il territorio governato da Israele da quello palestinese. Il loro posto è stato allora preso da quindici atleti palestinesi. La maratona corsa si è quindi conclusa nella Piazza della Mangiatoia, dove ad attendere gli atlenti c’erano il sindaco di Betlemme Hanna Nasser e il ministro del turismo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Salah Taamri. Ambedue hanno elogiato l’iniziativa, sottolineando che gesti di questo tipo servono a riaprire il dialogo di pace. Al tempo stesso, il sindaco Nasser ha affermato che Betlemme resta ancora una città chiusa e si e’ augurato che i maratoneti aprano una nuova fase di rilancio della città, colpita da una devastante crisi economica. Nasser ha esortato i pellegrini a non limitari a una rapida visita ai Luoghi Santi, ma a fermarsi in città’ e fare acquisti. Durante il pellegrinaggio della delegazione della diocesi romana sono previste visite alle comunità israeliana e palestinese, agli ospedali dei bambini a Betlemme e allo Yad Vashe, il Museo dell’Olocausto, a Gerusalemme.
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