Welfare

M.O. Israele non faccia pagare a un popolo i crimini dei terroristi

Una popolazione intera non puo' pagare per i crimini di un gruppo. Il monito di Amnesty

di Redazione

”Centinaia di migliaia di palestinesi non devono pagare per i crimini commessi da un gruppo di individui”. Questa la denuncia di Amnesty International in un documento dal titolo ”Sopravvivere sotto assedio – L’impatto delle restrizioni di movimento sul diritto al lavoro” ne quale si denuncianole restrizioni imposte da Israele al popolo palestinese. ”Qualunque restrizione – spiega l’associazione – al movimento delle persone e dei beni dovrebbe essere imposta solo in relazione a specifiche minacce alla sicurezza e se risulti non discriminatoria, necessaria e proporzionata rispetto all’obiettivo e alla durata”. Amnesty spiega che ”Israele ha il diritto di adottare misure ragionevoli, necessarie e proporzionate per proteggere la sicurezza dei propri cittadini e dei propri confini dagli attacchi dei gruppi armati palestinesi”, ma non ha il diritto imporre ” misure e punizioni di natura arbitraria, discriminatoria e collettiva nei confronti della popolazione palestinese”. Non puo’, quindi, alzare un muro che isoli i suoi avversari sfruttando la posizione di potenza occupante. Infatti per il diritto internazionale ”ha l’obbligo di assicurare la liberta’ di movimento, un adeguato standard di vita e condizioni di vita le piu’ normali possibili. Le restrizioni imposte da Israele violano questi obblighi e, in molti casi, costituiscono punizioni collettive proibite dal diritto internazionale”.

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