Famiglia
Mai più lingue tagliate: diamo dignità a romanés e kurdo
Chiediamo allo stato italiano di valorizzare idiomi di tradizione millenaria e parlati da milioni di persone, di fatto private del loro diritto ad avere una lingua propria riconosciuta
di Redazione
Ancora oggi esistono ?lingue tagliate?: idiomi di tradizione millenaria e grande valore storico-culturale, parlati da milioni di persone, ma negati di diritto o di fatto a seguito di persecuzioni, diaspora, negazione dei diritti di coloro che le parlano. Due di queste, il romanés e il kurdo, lingue madri rispettivamente di 13 e 35 milioni di persone, si sono affacciate in Italia in seguito a eventi traumatici: la persecuzione ottomana degli zingari nei Balcani 500 anni fa, la persecuzione attuale dei kurdi in Anatolia e nel Medio oriente. Chiediamo che l?Italia, che si è dotata di una legge per la tutela delle minoranze linguistiche, dia dignità anche a queste due lingue. Chiediamo quindi che divengano materia d?insegnamento extracurricolare nelle scuole in cui sono presenti studenti Rom o kurdi, che nelle Università si istituiscano corsi e lettorati di lingua, letteratura e cultura romanés e kurda, e che si valorizzi il patrimonio culturale e linguistico di questi popoli.
Dino Frisullo. Per aderire:armando.gnisci@uniroma1.it
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