Welfare
Malaria e tbc, Glaxo conferma l’impegno
Un comunicato della casa farmaceutica annuncia oggi la prosecuzione del programma di ricerca per identificare nuovi trattamenti per la malaria e la tubercolosi. Due associazikoni come partner
di Redazione
Le due organizzazioni non profit Medicine for Malaria Venture e Global Alliance for TB Drug Development hanno annunciato oggi la prosecuzione del programma di ricerca con GlaxoSmithKline, per identificare nuovi trattamenti per la malaria e la tubercolosi.
La collaborazione con TB Alliance, che ha preso il via nel 2004, punta ad ultimare nei prossimi tre anni i progetti già in atto e a sviluppare nuovi farmaci per la cura dell?infezione attivi anche sui ceppi multiresistenti.
Nel centro ricerche GSK di Tres Cantos, in Spagna, dove 250 scienziati sono impegnati esclusivamente nella ricerca di trattamenti per le malattie dei Paesi in via di sviluppo, dai 15 ai 25 ricercatori saranno completamente dedicati ad individuare nuove risposte nei confronti della tubercolosi, che rappresenta una delle tre infezioni trasmissibili più frequenti nei Paesi in via di sviluppo.
Attualmente sono in fase di studio cinque progetti: fra questi i più avanzati riguardano due nuovi antibiotici con un meccanismo d?azione totalmente innovativo nei confronti del micobatterio della tubercolosi. Negli studi sperimentali questi candidati farmaci hanno dimostrato di avere effetti positivi nel trattamento di forme persistenti del batterio e potrebbero offrire speranze per un trattamento di breve durata. Attualmente, infatti, occorrono circa sei mesi per completare la terapia anti-TBC.
Per quanto riguarda invece la malaria, GSK e l?organizzazione non profit Medicine for Malaria Venture (MMV) stringono oggi una nuova alleanza per identificare nuovi farmaci antimalarici, proseguendo la tradizionale collaborazione aperta nel 2000.
L?attenzione dei ricercatori è puntata sui macrolidi, particolari antibiotici che sembrano dimostrare un?attività nei confronti del plasmodium falciparum, responsabile della malattia. MMV sosterrà economicamente la ricerca, che verrà condotta nei centri ricerca di GSK. I macrolidi vengono attualmente utilizzati per il trattamento di diverse infezioni batteriche ed un farmaco di questa classe, l?azitromicina, ha dimostrato di avere un potenziale effetto anche sui plasmodi. Per questo la ricerca punta ad individuare nuove molecole simili ad azitromicina che possano, in futuro, diventare principi attivi antimalarici.
La malaria causa attualmente più di un milione di morti ogni anno e crea pesanti problemi economici per i paesi in cui l?infezione è endemica. La maggior parte dei casi e quasi il 90 per cento dei decessi legati all?infezione si concentrano nell?Africa sub-sahariana, ma l?infezione è in crescita anche in Asia e in America latina.