Formazione
Malattie rare/3: Assobiotec, farmaci dalle biotecnologie
Assobiotec è l'associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica
di Redazione
I farmaci del futuro, anche per le malattie rare, potrebbero arrivare dalle biotecnologie. Ne e’ convinto Roberto Gradnik, presidente di Assobiotec: l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica.
L’occasione e’ la prima Giornata europea delle malattie rare. “Dalle biotecnologie proviene il 50% dei farmaci in via di sviluppo: e’ evidente quindi – dice in una nota – il ruolo che l’industria biotecnologica sta svolgendo nel promuovere la ricerca diretta a trovare cure per i pazienti affetti da malattie rare”. “Siamo finalmente sulla strada giusta – prosegue Gradnik – per fare un salto in avanti serve ora una politica concreta che affermi il valore strategico della ricerca sulle malattie rare. Vanno pero’ risolti – prosegue – alcuni nodi chiave che bloccano lo sviluppo di terapie in questo campo, premiando le imprese che investono in questo settore, anche con la defiscalizzazione di tutte le spese in Ricerca & Sviluppo. E soprattutto, allineando l’Italia ai tempi e alle procedure che negli altri Paesi europei garantiscono ai cittadini con malattie rare di accedere tempestivamente alle terapie innovative”. Per il presidente di Assobiotec, inoltre “e’ fondamentale che lo screening neonatale obbligatorio venga ampliato, dal momento che oggi copre solo quattro patologie, e che sia istituito un Fondo nazionale per i farmaci per le malattie rare che garantisca la copertura economica delle terapie innovative”.
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