Cultura
Maneggiare con cura
È un album uscito già da qualche mese, ma vale assolutamente la pena di tornarci sopra perché questa è musica di quelle destinate a rimanere a lungo.
di Redazione
È un album uscito già da qualche mese, ma vale assolutamente la pena di tornarci sopra perché questa è musica di quelle destinate a rimanere a lungo. Non si tratta di un disco facile, anzi: le note di The Naive Shaman sono schive e appuntite, da maneggiare con cura. Se però si riesce a superare l?iniziale inospitalità, si entra in un universo parallelo e affascinante, dove dominano la voce finissima di Richard Youngs – un timbro acuto alla Robert Wyatt – e le trame ipnotiche e avvolgenti della strumentazione. Un luogo musicale oscuro e pieno di sorprese, attraversato da profondi battiti di basso, ferito da chitarre affilate, martoriato da continue incursioni al computer. Un grande, raro, esercizio di stile e di immaginazione.
Di Enrico Barbieri
The Naive Shaman
Richard Youngs
Wide
Voto: *****
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.