«Ciò che manca per risolvere lo scandalo della fame non è il cibo, quanto un assetto istituzionale adeguato», dice Sergio Marelli, Direttore Generale della FOCSIV. “Rimuovere le cause strutturali come le speculazioni sugli alimenti, le sovvenzioni alle agricolture dei paesi ricchi, un mercato internazionale che rafforzi piuttosto che ulteriormente destabilizzare le giá fragili economie dei paesi poveri, come affermato da Benedetto XVI, – spiega Marelli – trova il pieno consenso della FOCSIV e dell’intera societá civile organizzata e rappresentata da oltre 600 delegati nel Forum della Societá Civile parallelo al Vertice FAO».
La parola d’ordine del Forum della Società civile è la Sovranità alimentare. “Le dichiarazioni del Pontefice circa la necessità di coinvolgere le comunità locali nelle scelte delle politiche dell’uso della terra, del diritto di ciascun Paese a definire il modello economico per il loro sviluppo sono l’esatta declinazione del concetto di Sovranitá alimentare affermata dalle ONG e dalla FOCSIV” sottolinea Marelli, che commenta: “dopo le parole del Papa sono ancora più convinto che i poveri non sono parte del problema della gravissima crisi mondiale, quanto attori indispensabili alla sua soluzione”.
Non è sfuggito alla FOCSIV nemmeno il richiamo deciso di Benedetto XVI alla necessità che i paesi ricchi non si sottraggano agli impegni assunti in materia di stanziamenti per la cooperazione internazionale. La loro diminuzione soprattutto per il sostegno alle agricolture dei paesi poveri, come ha detto il Papa, rischia di relegare il mondo rurale in una posizione secondaria quando invece esso è il vero motore per una pronta ed equa ripresa dell’economia globale.
Infine, il collegamento tra cambiamenti climatici, rispetto dell’ambiente e fame nel mondo suona come un ulteriore incoraggiamento per la FOCSIV che, preoccupata dalle dichiarazioni di Cina e USA circa la non volontà di concludere con un accordo efficace il prossimo Vertice di Copenaghen sul clima, nelle prossime settimane intensificherà ulteriormente il proprio impegno nella campagna lanciata con le principali associazioni cattoliche italiane “Crea un clima di giustizia”per sostenere quanto ha affermato Benedetto XVI: ovvero che la soluzione della fame nel mondo non può prescindere dalla soluzione dei problemi connessi con i cambiamenti climatici e l’assunzione di stili di vita sobri e compatibili con il rispetto del creato.
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