Non profit

Marelli: uniti anche dopo l’emergenza

di Redazione

Non dimenticare il legame tra emergenza e ricostruzione. Sergio Marelli, segretario generale della Focsiv, voce autorevole del mondo delle ong italiane, sprona Agire – l’Agenzia italiana per la risposta alle rmergenze che raggruppa ActionAid, Amref; Cesvi, Cisp, Coopi, InterSos e Save the Children, Cosv, Vis, Gvc e Terre des Hommes – che giudica «un’esperienza benvenuta e importantissima», a guardare anche al dopo, a quando l’emergenza cederà il passo ai bisogni di ricostruzione del Paese.

L’unione fa la forza
Focsiv, spiega, non fa parte degli enti aderenti ad Agire «perché siamo una struttura di secondo livello ma soprattutto non ci occupiamo di prima emergenza ma di ricostruzione», ma guarda a questo esperimento con simpatia. «Sono trent’anni che nella mia storia professionale lavoro per mettere insieme, aggregare e coordinare realtà non profit, ong e simili. La creazione di una rete forte tra ong è un traguardo fondamentale», continua Marelli, «apprezzo tutti quei progetti che tentano di salvaguardare le identità mettendo insieme sinergie che valorizzino competenze e che si presentano all’opinione pubblica in maniera unitaria. Ripeto, è sempre stato il mio obiettivo».
L’importante, però, è che si sappia guardare anche al dopo emergenza. «Per questo indico come esempio l’esperimento che sta prendendo piede in Belgio». Un progetto simile ad Agire, che raggruppa le principali anime delle organizzazioni non governative del Paese. «Ne sono a conoscenza per il dialogo che ho con gli omologhi belgi di Focsiv legati alla conferenza episcopale del Belgio: Broederlijk Delen per la parte fiamminga ed Entrée des Fraternité per quella francofona», spiega ancora Marelli.
Le associazioni belghe attive ad Haiti si sono consorziate e hanno stipulato accordi col governo e con i principali media del Paese per lanciare la campagna di raccolta fondi congiunta. «Sin dall’inizio hanno però reso noto ai cittadini che avrebbero accantonato il 25% della somma raccolta», continua Marelli, «denaro che verrà utilizzato solo in seguito, per la fase di ricostruzione e sviluppo». È la prima volta che accade. Un’iniziativa, secondo il segretario generale Focsiv, molto rilevante perché non solo «esplicita una grande attenzione al dopo emergenza» ma anche perché serve «ad educare i donatori».
Un’esperienza da prendere come modello, secondo Marelli: «È fondamentale spiegare ai cittadini che il momento più delicato è proprio quando un’emergenza non va più sulle prime pagine dei giornali. È necessario che si cominci ad andare oltre al patos iniziale delle emergenze e ci si prenda a cuore il futuro di queste popolazioni».

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