Non profit

Marelli:«Tassare le attività speculative delle banche»

Il segretario generale della FOCSIV appoggia la porposta francese di una tassa sulle banche per recuperare gli aiuti dati al settore finanziario

di Redazione

«La proposta francese di introdurre nell’Unione Europea una tassa sulle banche per recuperare gli aiuti dati al settore finanziario,  sul modello della decisione annunciata dall’amministrazione Obama negli Stati Uniti, è un segnale di apertura che va verso la giusta direzione. Ma che da  solo non basta». Mentre a Busan,  seconda città della Corea del Sud, prende  ufficialmente il via il G20 delle Finanze, Sergio Marelli –  Segretario generale della FOCSIV  commenta così la notizia della proposta francese nell’ambito della discussione  su come regolamentare il sistema finanziario. «Una idea che ricalca la  saggezza popolare del chi rompe paga dato che punta a non fare pagare  ai cittadini gli errori delle banche».

«Accogliamo con  favore la crescente attenzione alle misure di regolamentazione del sistema  finanziario internazionale – spiega Marelli – che denota come ormai ci sia una  consapevolezza diffusa sulla necessità di regole per recuperare l’eticità  della finanza. Quello che però chiediamo da anni sono regole certe e condivise  a partire dall’introduzione di una tassa (nella sua versione più recente la  tassa sulle transazioni finanziarie internazionali) che oltre a contribuire  alla stabilità del sistema finanziario tassando le attività speculative a  breve termine generi risorse nuove da destinare ai programmi di lotta alla  povertà e al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del  millennio».

Secondo anticipazioni di stampa sulla bozza che circola in queste ore fra le delegazioni dei ministri delle Finanze e dei governatori  al centro delle discussioni del vertice ci sono i rischi per la ripresa  economica derivanti dalle recenti turbolenze dei mercati.

«Ci auguriamo che il summit al  quale l’Italia sarà rappresentata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti e  dal Governatore di Bankitalia Mario Draghi, tenga conto anche dei costi  sociali che la crisi economica ha provocato, nel nord e nel sud del mondo»  dice Marelli. In che modo? «Dando la precedenza alle misure di lotta  all’evasione fiscale con l’introduzione dell’obbligo per le multinazionali di rendicontare il proprio bilancio paese per paese in modo da ostacolare  l’evasione fiscale da parte delle grandi compagnie, e introducendo lo scambio  delle informazioni tra banche e l’eliminazione del segreto bancario.  Soprattutto portando avanti la lotta ai paradisi fiscali, presenti anche in  Europa, dove ingenti capitali, spesso frutto dello sfruttamento di risorse nei  paesi poveri del sud, vengono depositati e sottratti alla fiscalità», conclude  il Segretario generale della FOCSIV.

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