Non profit

Matteo Iori, critico o sostenitore della lobby?

Il presidente del Conagga, Matteo Iori, ammette, anzi rivendica la legittimità della firma apposta dal portavoce della Campagna Mettiamoci in Gioco al protocollo di collaborazione con Confindustria Sistema Gioco Italia. Noi lo ricordavamo ben più critico, rispetto a un mondo che, ora, in qualche modo gli appartiene

di Redazione

Lo abbiamo visto a Report, da Milena Gabanelli. Ascoltato da Santoro, rivisto in Commissioni parlamentari, addocchiato in convegni. Lo abbiamo visto anche, in verità, candidarsi con una sua lista alle scorse elezioni europee.

Ma Matteo Iori, presidente del Connaga, lo ricordavamo critico, molto critico contro le lobby dell'azzardo. Per esempio, in questo video postato su youtube dall'account del Movimento 5 Stelle, lo potete ascoltare mentre definisce il gioco d'azzardo come un inganno.

https://www.youtube.com/watch?v=NoLc5d3uYyQ

Che cosa è successo nel frattempo a Matteo Iori? Che cosa ha spinto uno dei più ascoltati opinionisti anti azzardo a firmare l'accordo che ha legato la Campagna Mettiamoci in Gioco, di cui Iori è parte, proprio a quella lobby che in altri tempi attaccava?

Ecco le parole di Iori, pronunciate ieri all'Enada, la fiera romana dei produttori di slot machines. Iori giustifica, arrampicandosi sui vetri, la firma sua e di Don Armando Zappolini al protocollo d'intesa con Confindustria GiocoGiudicate voi la coerenza tra parola e parola. Ma, come dicevano gli antichi, hic Rodhus, hic salta.

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