Cultura

Media: un direttorio multimediale per “cattolicesimo vertebrato”

Mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, ha presentato oggi a Roma il direttorio sulle comunicazioni sociali

di Redazione

Una ”svolta culturale nel rapporto tra fede e comunicazione”. Cosi’ mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, ha spiegato il senso del direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa, presentato oggi a Roma, tra gli altri, da mons. Francesco Cacucci, presidente della commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, da padre Alfio Filippi, presidente dell’Unione librai cattolici, e da tre direttori di testata: Angela Buttiglione dei tg regionali Rai, Pierluigi Magnaschi dell’Ansa e Dino Boffo di Avvenire.
Boffo, che ha parlato della sua ”testimonianza dalla fornace in cui si sono cotti i mattoni della comunicazione in questi anni”, ha detto che oggi ”la chiesa italiana fa sul serio sul fronte della comunicazione, piu’ di quanto non abbia mai fatto”. Anche perche’ la comunicazione e’ un ”versante imprescindibile” per strutturare la sua presenza nel paese. Con un’apertura al mondo, ”non per rincorrerlo a per offrire un punto di vista”. ”Non bisogna lasciare agire in regime di monopolio – ha infatti spiegato – la mentalita’ laicista: questo e’ il nostro obiettivo, non per ristabilire piani di arroganza, fuori dal tempo, ma per poter offrire il nostro punto di vista, perche’ gli altri non ne possano non tenere conto. Stiamo lavorando – ha concluso – per offrire al paese un cattolicesimo vertebrato”.

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