Mondo

Medio Oriente: i coloni di Gaza accettano il risarcimento

La percentuale è in aumento, gli appelli dei rabbini alla resistenza fanno meno presa

di Redazione

Sono ben 1.018 le famiglie che vivono negli insediamenti ebraci della Striscia di Gaza ad aver fatto domanda per ottenere l’indennizzo pubblico offerto loro dal governo israeliano. A una sola settimana dall’inizio del ritiro da Gaza e dallo smantellamento delle colonie, la percentuale di famiglie che vivono nelle aree che saranno evacuate (21 insediamenti a Gaza, 4 in Cisgiordania) e’ salita al 60%. Lo ha riferito il governo israeliano. Il numero totale di coloni che saranno evacuati e’ di circa 9200. Le precedenti statistiche, diffuse due settimane fa, indicavano che solo il 44% delle famiglie aveva fatto richiesta per ottenere il risarcimento offerto dal governo Sharon, che intende sostenere economicamente la ricerca di una nuova sistemazione, per quelle famiglie ‘costrette’ a lasciare Gaza. L’aumento del numero degli applicanti indica che il movimento arancione (colore della protesta contro il ritiro) e’ meno battagliero di qualche settimana fa e che gli inviti dei rabbini a non lasciare la Striscia fanno meno presa di prima. La polizia israeliana ha arrestato nel frattempo nove persone, colpevoli di aver introdotto illegalmente nell’insediamento di Gush Katif (il piu’ grande della Straiscia) un numero imprecisato di oppositori del ritiro. Tempo fa il premier Ariel Sharon aveva ordinato di chiudere l’accesso alla Striscia ai non residenti. La misura e’ scattata proprio per impedire che il popolo arancione possa contare su un appoggio ‘esterno’.

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