Mondo
Medioriente: interrotti lavori su spianata delle Moschee
La decisione è del sindaco di Gerusalemme dopo gli scontri degli ultimi giorni
di Redazione
Il sindaco di Gerusalemme ha disposto la sospensione dei controversi lavori di ammodernamento della rampa che dal piazzale del Muro del Pianto porta alla Spianata della Moschee. Uri Lupolianski, esponente della comunita’ ultraortodossa, in contrasto con quanto deciso poche ore prima dal primo ministro, Ehud Olmert, ha chiesto nel contempo un parere alle diverse istituzioni coinvolte. Piu’ di duemila poliziotti israeliani sono stati dispiegati nella zona dove nei giorni scorsi vi sono stati sanguinosi scontri tra agenti e militanti palestinesi. Le autorita’ hanno negato a tutti i maschi sotto i 45 anni l’accesso dalla Cisgiordania al complesso. Il sindaco ha cosi’ spiegato il suo intervento: “Il piano per la costruzione di una nuova rampa ha scatenato una ondata di voci e congetture sulle intenzioni di Israele rispetto alla moschea di ‘Al Aqsa’. Abbiamo quindi deciso di procedere in modo trasparente e insieme con tutti i residenti”. Lupolianski si e’ consultato con rappresentanti di Gerusalemme Est, con il procuratore generale dello Stato ebraico, Menachem Mazuz, con la commissione urbanistica. I lavori riprenderanno soltanto dopo che saranno sciolte tutte le riserve e questo potrebbe richiedere anche anni, ha sottolineato il portavoce dell’amministrazione comunale, Gideon Schmerling. Tuttavia, ha aggiunto la stessa fonte, i sondaggi disposti dalla sovrintentenza ai beni archeologici sul sito continueranno, nonostante sia proprio questa attivita’ ad allarmare i leader religiosi musulmani di Gerusalemme Est. “Non possiamo autorizzare la costruzione di una rampa se non facciamo verifiche ai monumenti”, ha sottolineato la signora Osnat Gouez, portavoce della sovrintendenza alle Antichita’, “Abbiamo condotto scavi per quarant’anni e questi ultimi interessano un’area molto limitata e distante 100 metri dal Monte del Tempio. Chi protesta contro questi lavori sa bene che non vi e’ alcuna ragione per farlo. La loro e’ soltanto una protesta strumentale”.
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