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Meno pubblicità per i film in tivù

I governi dei singoli Stati europei hanno il potere di limitare la pubblicità durante i film.

di Redazione

I governi dei singoli Stati europei hanno il potere di limitare la pubblicità durante i film.
La Corte di Giustizia europea ha affermato che i governi degli Stati membri hanno il diritto di limitare, in una certa misura, le interruzioni pubblicitarie durante i film trasmessi in televisione. I giudici sono intervenuti dando ragione alla televisione pubblica tedesca Ard contro tre reti private sempre tedesche. I governi francese, portoghese e olandese erano intervenuti a fianco di Ard. Il disaccordo nasceva dal diverso modo di interpretare la legislazione tedesca sul numero delle interruzioni pubblicitarie. La questione è arrivata alla Corte grazie alla direttiva “Televisione senza frontiere” che fissa le frequenze massime delle interruzioni pubblicitarie per garantire un’equa concorrenza interna all’Ue. In base alla direttiva, film e telefilm possono essere interrotti una volta dalla pubblicità dopo 45 minuti; un’ulteriore interruzione è autorizzata nel caso il programma superi di almeno venti minuti due o più periodi di 45 minuti.

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