Mondo
Messico: 66 cubani chiedono asilo politico
Lo hanno rivelato fonti del governo di Veracruz, principale porto commerciale messicano. Sostengono che se rimpatriati sarebbero "condannati a morte"
di Redazione
Un gruppo di 66 balseros cubani, ospitati da quasi due mesi in un fatiscente centro d’accoglienza per clandestini di Veracruz, sul Golfo del Messico, ha chiesto asilo politico alle autorita’ messicane sostenendo che se fossero rimpatriati sarebbero ”condannati a morte”. Lo hanno rivelato fonti del governo di Veracruz, principale porto commerciale messicano. I 66 cubani, 60 uomini e sei donne, sono ospitati da 57 giorni ”in condizioni drammatiche” in uno stanzone dell’Istituto nazionale di migrazione, hanno denunciato fonti giornalistiche locali. ”Siamo dei perseguitati politici, se ci rimpatriano a Cuba ci sbattono in galera o ci condannano a morte”, hanno dichiarato gli immigrati cubani alla rete televisiva di Veracruz Telever, che ha documentato le loro difficili condizioni nel centro di accoglienza. I balseros cubani sono stati tratti in salvo in mare dalla marina militare messicana mentre si trovavano alla deriva su imbarcazioni di fortuna al largo della penisola dello Yucatan. La legge migratoria messicana prevede il rimpatrio di tutti i clandestini entrati illegalmente nel territorio nazionale.
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