Non profit

Mi compro una Rolls, alla faccia della crisi

Gli Stati falliscono, le Borse salgono

di Redazione

Le vendite Bmw hanno superato tutti i record dei suoi 95 anni di storia. Record anche per la Mini (+28,5%) e per la Rolls-Royce (+109%). Il fatturato in Europa è salito dell’8%, in America del 19% e in Asia del 52%. La sua rivale Audi ha registrato il miglior trimestre in assoluto con vendite a +14%, come anche la Mercedes con +12,7%. Le vendite di auto di lusso non sono mai andate così bene nonostante i segnali piuttosto scoraggianti.
Se i greci per vendere i loro titoli di Stato pagano un interesse annuo del 20%, mentre i tassi sono all’1,25%, vuole dire che qualcosa non va. Giusto? Se alle elezioni in Finlandia il partito antieuropeo sale dal 4 al 19% minacciando di opporsi al salvataggio del Portogallo, vorrà dire qualcosa? Se l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha rivisto l’outlook del debito sovrano dell’America “da stabile a negativo” significa che lo scenario sta peggiorando o no? E allora perché i segnali e le disfunzioni che la realtà ci invia non incidono sulle Borse o sulle scelte dei consumatori? Perché gli investitori con una visione ribassista sono scesi al minimo storico del 15,7% mentre i rialzisti non sono mai stati così tanti negli ultimi sette anni? Perché rimangono freddi e calmi di fronte ai disastri come in una lucida follia, con uno scollamento sempre maggiore tra il mondo dei numeri e il mondo reale?
La risposta è nella visualizzazione dello scenario, che è come se fosse distorto da un prisma dove il credito facile e la percezione del rischio alterano l’ordine naturale delle cose. È come se le persone non agissero con razionalità ma spinte da emozioni facilmente influenzabili. Non si spiegherebbe altrimenti come mai persone intelligenti stiano tornando a indebitarsi mettendo a rischio se stesse e i propri figli.
I valori delle Borse sono vicini ai massimi assoluti suggerendoci stabilità, e che quello che sta succedendo non è e non sarà una minaccia per l’economia. Ma presto o tardi la realtà e le Borse convergeranno e la farsa finirà.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it