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Migranti, 400 arrivi in 24 ore. Così fallisce la politica dei porti chiusi
Il contingente più numeroso composto da 236 persone, in larga parte eritrei, è approdato due giorni fa a Pozzallo, dove ieri sera sono state completate le operazioni di sbarco. Il vicepremier Salvini mette su il solito disco: "È l’ennesima vergogna degna di questa Unione Europea incapace e dannosa". Insomma spezzeremo le reni a Malta, nessun cenno alla soluzione dei problemi
di Redazione

Sono 400 gli immigrati sbarcati in Italia nelle ultime 24 ore. Il contingente più numeroso composto da 236 persone, in larga parte eritrei, è approdato due giorni fa a Pozzallo, dove ieri sera sono state completate le operazioni di sbarco. Altri 79 immigrati, in questo caso quasi tutti pakistani, sono invece stati intercettati a largo delle coste calabresi e scortati fino al porto di Crotone. Infine nelle stesse ore sull’isola di Lampedusa sono arrivati, su due diverse imbarcazioni fatiscenti del mare, ulteriori 82 richiedenti asilo.
Alla prova dei fatti la tanto sbandierata politica dei porti chiusi tanto sbandiera dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, pare fare acqua da tutte le parti. La reazione, rigorosamente social, di Salvini naturalmente non si è fatta attendere. Dito puntato contro Malta e Bruxelles: «Ci risiamo, come al solito sta cercando di rifilare gli immigrati al nostro Paese. Malta si conferma vergognosa», la reazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che poi se l’è presa anche con l’Europa. «È l’ennesima vergogna – ha affermato -, degna di questa Unione Europea incapace e dannosa. A Bruxelles sono troppo impegnati a scrivere letterine contro l’Italia per occuparsi di questi problemi. Chissà se sprecheranno inchiostro per mandare letterine di richiamo anche alla Valletta». Insomma, il solito “spezzeremo le reni a Malta e la faremo vedere a Bruzelles”. Nulla invece su come intenda gestire questo nuovo maxi sbarco. Ma forse è chiedere troppo?
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