Famiglia
Milano, tre esempi di città imprevista
Un viaggio di esplorazione di alcuni fenomeni urbani spontanei, informali e autoorganizzati, che si sviluppano negli interstizi delle nostre città, un abitare ai margini, indisciplinato...
di Redazione
La città imprevista. Il dissenso nell?uso dello spazio urbano
di Paolo Cottino
Elèuthera, Milano 2003
pp. 152, euro 12
Un viaggio di esplorazione di alcuni fenomeni urbani spontanei, informali e autoorganizzati, che si sviluppano negli interstizi delle nostre città, un abitare ai margini, indisciplinato, al di là dell?ordine precostituito ma non per questo privo di senso. Tre storie di usi imprevisti dello spazio nella città di Milano: la sopravvivenza di gruppi di stranieri in edifici abbandonati, la spontaneità sociale e la vivacità culturale di un mercato di strada multietnico, la difesa di un terreno trasformato in orto da parte di un gruppo di anziani. Spazi trascurati e anonimi ridefiniti da soggetti collettivi attraverso una sospensione della ?norma? che garantisce una nuova fruibilità dello spazio. Testimonianze esemplari della incapacità di comprendere e di dare spazio all?eterogeneità e alla pluralità sociale da parte dell?urbanistica tradizionale.
Paolo Cottino, raccontando le periferie di Milano, fa una riflessione di carattere più generale, dando voce a segnali di pratiche che, pur in situazione di deprivazione ed emarginazione, sanno esprimere forme di creatività, immaginazione e solidarietà.
La prefazione di Antonio Tosi, sociologo, richiama l?esigenza di «lavorare sulla cerniera tra politiche sociali e politiche urbane».
Indice
Introduzione
Significati altri nella città di Milano
I. Sopravvivenza
II. La strada creola
III. Terra e libertà
Pratica urbana del dissenso
IV. Disordine urbano e senso comune
V. Senso del dissenso
VI. Lo sguardo ai margini
«Riordinare la città!»: fine della storia
Poscritto
Riferimenti bibliografici
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