Welfare

Milleproproghe: anche le Misericordie contro l’articolo Cri-volontariato

Il j'accuse del presidende Gabriele Brunini, in linea con la posizione dell'Anpas

di Redazione

”E’ gravissimo che, col suo ultimo alito di vita, il governo cerchi di limitare i già esigui contributi destinati al volontariato”. A dirlo è il presidente delle Misericordie d’Itala, Gabriele Brunini, in ”sintonia” con l’Anpas (Pubbliche Assistenze), circa l’equiparazione di un ente di diritto pubblico, come la Croce Rossa Italiana, alle associazioni di volontariato, inserita nel milleproroghe. ‘
‘Pur nel rispetto delle tante persone che partecipano volontariamente alle attività di Cri – e’ detto in una nota – questa equiparazione non è accettabile e deve essere cancellata immediatamente”. Una equiparazione in ”primo luogo illegittima sia secondo il parere del Consiglio di Stato del 2006 sia secondo lo stesso Ministero della Solidarietà Sociale, visto che la Cri è un soggetto di diritto pubblico e non ha quelle caratteristiche (gratuità dell’azione, democrazia, solidarietà, natura privatistica), che definiscono il volontariato”.
”E’ gravissimo – ha aggiunto Brunini – che simili pareri autorevoli vengano ignorati. E’ gravissimo che ad ignorarli sia il governo, e che lo faccia con un decreto legge di un governo dimissionario, nel chiuso delle stanze del potere. Non vogliamo ulteriormente apparire polemici nei confronti della Cri, perchè? vorremmo dialogare nel rispetto delle specificità e nella diversità dei ruoli, ma non possiamo accettare prevaricazioni attuate in questo modo; l’equiparazione tentata è gravissima -aggiunge il Presidente delle Misericordie- anche perchè? tenta di attribuire anche ad un ente di diritto pubblico, e quindi in fin dei conti allo Stato stesso, i contributi e gli sgravi riconosciuti al volontariato, a chi cioè gratuitamente presta servizio a beneficio del suo prossimo. Non esistono alternative alla cancellazione immediata di questo articolo”.

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