Cultura
MIM: Molina “Paradossale il voto agli italiani all’estero e non a immigrati”
L'intervento di Fabrizio Molina presidente dell'Associazione "Nessun luogo è lontano"
Loreto (AN) Interviene al Meeting Internazionale sulle Migrazioni di Loreto Fabrizio Molina, Presidente dell?Associazione Nessun luogo è lontano, da molto tempo in prima fila nella battaglia per la concessione del diritto di voto agli stranieri residenti.
Molina ha evidenziato l?anomalia italiana della mancata ratifica del punto C) della Convenzione di Strasburgo, nella parte in cui la stessa impegna gli Stati firmatari a garantire ?il diritto di voto alle elezioni locali per i residenti stranieri?, ossia ?persone che non sono cittadine dello Stato in questione e che risiedono legalmente nel suo territorio?.
?Tale anomalia sarebbe doppia, per il fatto che l?Italia continua a non concedere il diritto di voto ai cittadini che vivono, lavorano e spendono nel nostro paese (gli immigrati, appunto), mentre ha già concesso tale diritto agli italiani all?estero, i quali non vivono e non lavorano in Italia?.
Il Presidente dell?Associazione Nessun luogo è lontano ha messo, inoltre, in evidenza l?inadeguatezza della figura dei ?consiglieri aggiunti?, poiché si tratta di consiglieri comunali eletti sì dai cittadini stranieri, ma del tutto privi del diritto di voto. ?In particolare, nella città di Roma, il meccanismo di elezione di tali consiglieri esclude matematicamente alcune sub-etnie di immigrati dalla possibilità di essere rappresentate. In questo senso, il Sindaco Veltroni avrebbe dovuto consentire una maggiore riflessione per arrivare ad un meccanismo migliore?.
Particolarmente polemico è stato Molina sul tema dell?impegno politico dei cattolici nel campo dell?immigrazione. ?I cattolici si sono chiusi a riccio sul ?fare?, delegando ad altri l?azione politica. Non può bastare l?approccio solidaristico, occorre avere una visione politica e agire politicamente?.
Scarica la broschure del Meeting in formato pdf
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