Famiglia
Minori: Assegnazione del Premio Giornalistico Benedetta D’Intino
Tema del Premio è da sempre il disagio di bambini e adolescenti
di Redazione
Si è tenuta oggi, presso il Circolo della Stampa di Milano, la premiazione della Terza Edizione del Premio Giornalistico Benedetta D’Intino. Tema del Premio è da sempre il disagio di bambini e adolescenti, in questi giorni al centro dell’interesse dei mezzi di comunicazione per la vastità e la complessità del fenomeno.
All’incontro sono intervenuti l’Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli, Cristina Mondadori, Presidente della Fondazione Benedetta D’Intino, e Aurelia Rivarola, responsabile settore Comunicazione Aumentativa e Alternativa del Centro Benedetta D’Intino onlus.
Ha moderato l’incontro Gian Giacomo Schiavi, giornalista del Corriere della Sera e conoscitore sensibile e attento della metropoli, dei suoi cittadini e delle problematiche che stanno loro più a cuore.
Il fenomeno del disagio infantile e adolescenziale è di difficile definizione. In primo luogo, il termine ?disagio? ha assunto connotazioni diverse e indefinite, divenendo col tempo un concetto sempre più esteso e poco chiaro. Del resto, non è facilmente circoscrivibile perché al suo interno trovano posto sia patologie cliniche sia fenomeni meno gravi come ansia, depressione, disabilità, disturbi alimentari e del comportamento, dipendenze.
Inoltre, i dati a disposizione sono frammentari e incompleti; non riescono a dare ragione della complessità del fenomeno e non sono in grado di definirne le dimensioni reali, perché rispecchiano la disomogeneità della diffusione dei servizi pubblici sul territorio e non tengono conto del ?disagio sommerso? che sfugge ad ogni possibile censimento. Non tengono conto cioè di quei bambini e adolescenti il cui disagio non viene alla luce, perché figli di clandestini o perché non hanno accesso ai centri specializzati.
A tutt’oggi, quindi, non si può contare su ricerche epidemiologiche propriamente dette. Tuttavia sono rintracciabili alcune informazioni legate al mondo della scuola che ci permettono di dare una prima lettura della disabilità.
Nelle scuole milanesi, su una popolazione scolastica di 406.285 alunni (dai 3 ai 19 anni circa), si contano 10.205 bambini e ragazzi portatori di handicap psichico o sensoriale (dove per sensoriale si intendono ipovedenti e sordi): circa il 2,5 %.
A livello nazionale il suicidio è la terza causa di morte per i ragazzi tra i 15 e 24 anni e la quarta tra i 10 e 14 anni (dati Eurispes) e la Lombardia detiene un triste primato. Sono oltre 2 milioni gli adolescenti tra i 12 e i 25 anni che soffrono di disturbi alimentari. Il consumo abituale di alcool fra i giovani è in costante crescita, arrivando per le ragazze al 13,8 % e per i ragazzi al 17,1%.
?Il nostro impegno per la città?, ha concluso la dott. Cristina Mondadori, medico psicoterapeuta, ?è dedicarci, attraverso il Centro Benedetta D’Intino onlus, a tutti quei bambini per cui la vita è un cammino in salita a causa di differenti forme di disagio?.
La Fondazione Benedetta D’Intino, ente non-profit a difesa del bambino e della famiglia, riconosciuta dalla Regione Lombardia, è nata nel 1992 per volere delle famiglie Mondadori, D’Intino e Formenton in memoria della piccola Benedetta D’Intino ed è promotrice di Centri omonimi a Milano, a Cochabamba in Bolivia, a Barrackpore e Jalpaiguri in India.
www.benedettadintino.it
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