Famiglia

Minori. Come nasce una comunità. Missione: educatore

Un giovane di Milano ha scelto di fondare dal niente una casa alloggio per i ragazzi in difficoltà. Ha fatto così...

di Redazione

Arimo è una parola magica: interrompe il gioco e mette al sicuro. Dall?inizio di febbraio questa formula lascerà la fantasia per diventare un?opera concreta: una comunità alloggio che inizialmente accoglierà otto ragazzi (minori con misure penali, minori stranieri non accompagnati e minori italiani e stranieri con provvedimento di affido civile e collocamento in comunità), ma una volta oliato il meccanismo le porte si apriranno ad altri sette giovani e tutti alloggeranno in loco.
La cascina che ospita il centro si trova a Giussago, in frazione Carpignago, a pochi chilometri da Pavia. Sarà anche la casa di Lamberto Bartoli, 30 anni, appassionato educatore (nel suo curriculum anche 14 anni di scautismo), una laurea in Filosofia nel cassetto nonché deus ex machina del progetto. “Sono nato e cresciuto a Milano”, racconta, “ma quella cittadina non è una dimensione che mi si addice”. Allora meglio voltare le spalle alla metropoli e trasferirsi in campagna. Facile a dirsi, un po? meno a farsi, specie se si hanno le tasche vuote. Una mancanza però, compensata da tanta determinazione e dal sostegno di sei amici che oggi sono i soci fondatori della cooperativa Arimo, nata nell?aprile del 2003. Da allora Lamberto ha fatto la trottola per tutta la pianura lombarda con in mano un corposo plico di prospetti alla ricerca di finanziatori.
Il piano di fund raising prevede la raccolta di 675mila euro per sostenere l?acquisto dello stabile (un edificio da mille metri quadrati circondato da un?area di 2.500 metri quadrati destinata all?orto, al frutteto e al campo sportivo), la sua ristrutturazione e l?acquisizione dei mezzi di trasporto e dell?arredamento. “Questi documenti sono serviti proprio a illustrare il nostro progetto”, spiega Lamberto. Una presentazione che ha colto nel segno. La cassaforte della cooperativa infatti contiene già 145mila euro di donazioni private, mentre sono ben avviati i rapporti con le fondazioni bancarie e le aziende per 350mila euro a fondo perduto. I restanti 180mila euro arriveranno invece grazie alla legge lombarda per le cooperative sociali (lr 16/93). Un ?miracolo? “figlio soprattutto della competenza del nostro team che si avvale anche di esperti in raccolta fondi”, precisa l?educatore-filosofo.
Una volta avviata l?attività, la comunità si autofinanzierà grazie alle convenzioni con le istituzioni. Le rette degli ospiti (da 60 a 80 euro al giorno a seconda dei casi) saranno sostenute dai partner del progetto: il comune di Milano, quello di Rozzano (MI) e il Centro per la giustizia minorile della Lombardia e della Liguria. Arimo si appresta a spiccare il volo: “C?è voluto tanto impegno, ma di certo non è stata una pazzia”, conclude Lamberto.

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