Famiglia

Minori: FI propone la carta d’identità elettronica

Per la Burani Procaccini è un ottimo metodo per prevenire il racket di minori

di Redazione

Una carta di identita’ elettronica per combattere il fenomeno dei minori invisibili. E’ la proposta di Maria Burani Procaccini, presidente della Commissione bicamerale per l’Infanzia. ”I bambini invisibili – ricorda – sono tanti, almeno 100 mila sono quelli immigrati che vivono in Italia. Nel nostro paese e’ ancora vivo il ricordo di cio’ che e’ successo ad Angela Celentano o a Denise Pipitone, scomparse da anni e sottratte alle loro famiglie, presumibilmente, dallo stesso racket che sfrutta e schiavizza i bambini stranieri”. Per questo, la parlamentare, Presidente della Consulta etico-religiosa di Forza Italia, ha chiesto e ottenuto dal partito e da Berlusconi che una delle prime attivita’ istituzionali aggiuntive del programma di Governo sia la carta d’identita’ elettronica per i bambini.

”La carta d’identita’ elettronica – ha detto l’on. Burani – e’ gia’ in vigore in Canada ed e’ un’esigenza seria e sentita attraverso la quale e’ veramente possibile non solo prevenire atti criminali come quelli subiti da Angela e Denise, ma incidere profondamente nella lotta alla schiavitu’ infantile. La carta conterra’ una foto che variera’ ogni anno – ha spiegato – e, soprattutto, i dati biometrici del bambino, con la misurazione dell’occhio, fondamentali per consentire l’individuazione di ogni singolo infante”. La Burani ha ricordato come ”in questi anni siano stati sventati tentativi di rapimento di bambini da parte di donne coinvolte nel racket: tutti ricordiamo, anche con indignazione, come queste stesse donne siano state rilasciate quasi in giornata grazie ai patteggiamenti. Consentire agli organi di polizia di avere una strumentazione anagrafica ed una banca dati certa – ha detto ancora Burani – e’ un passo importante per proteggere i nostri bambini e per avviare una forte lotta al racket della mendicita’ che frutta mille miliardi di vecchie lire alle organizzazioni criminali”.

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