Famiglia
Minori. Il progetto di Cgm contro il disagio minorile. Un sms adatto ai piccoli
Asili nido, centri di aggregazione e di ascolto che hanno coinvolto 315 cooperative e 57mila utenti. Con un obiettivo: fare comunità (di Chiara Sirna).
di Redazione
Sms, ma non pensate ai soliti messaggini. Qui il messaggio e l?impegno sono molto più seri e dedicati particolarmente ai minori. Sms – Solidarietà, minori e sussidiarietà è, infatti, il nome di un progetto nazionale del Consorzio Gino Mattarelli in prima linea per rispondere ai bisogni dei minori. Un progetto che con 400 asili nido, 500 centri di aggregazione, ascolto e comunità ha coinvolto fino ad oggi 57mila utenti tra bambini e adolescenti e 315 cooperative sociali per l?infanzia.
«Il 95% del disagio nasce dove non ci sono tessuti connettivi», spiega Claudia Fiaschi, vice presidente Cgm e responsabile dell?area minori, «perciò bisogna puntare a sistemi d?intervento integrato che coinvolgano le comunità intere: dagli attori sociali alle istituzioni, fino alle famiglie». è con questo spirito, infatti, che si sono articolate tutte le attività del consorzio, dall?impegno sul fronte educativo fino alla promozione di strutture d?accoglienza vere e proprie. Un impegno, insomma, di educazione alla comunità. Così come è avvenuto al ciclo di incontri sulla legalità, organizzato in collaborazione con il ministero di Grazia e giustizia in sei città del Sud (Gela, Locri, Matera, Bari, Cagliari e Napoli), cui hanno partecipato non soltanto 250 studenti, 100 genitori e insegnanti, ma anche operatori dei servizi sociali, del tribunale e forze dell?ordine. Mentre sul versante comunità si è puntato molto all?aggregazione. «Con il progetto Tutti a casa non abbiamo dato vita soltanto a case-famiglia», spiega la Fiaschi, «ma anche a strutture intermedie, dai centri diurni a quelli di ritrovo per giovani, senza tralasciare mai l?attività di sensibilizzazione sulle famiglie con seminari di confronto e approfondimento. La consapevolezza del disagio, qualsiasi esso sia, è sempre il punto di partenza per affrontarlo».
Per ragionare sugli interventi portati a termine fino ad ora e sulle strategie future, il consorzio ha organizzato un convegno di riflessione per il 23 e 24 giugno prossimi all?istituto salesiano T. Gerini di Roma, Costruiamo fiducia. Proposte per educare alla comunità. «Un momento importante di confronto», conclude la vicepresidente di Cgm, «non solo per presentare le nostre esperienze pilota ma anche per affrontare i nuovi cantieri di progettazione. Oggi ci sono bisogni emergenti che richiedono risposte urgenti. Bisogna rinnovare per esempio le strategie di affido incentivando il sostegno tanto alle famiglie affidatarie quanto a quelle di origine, creando magari dei centri appositi che facciano da rete e coordinamento. E poi agire sul fronte dei disturbi psichiatrici tra gli adolescenti puntando alla realizzazione di strutture di accoglienza che integrino il sostegno terapeutico con quello rivolto all?integrazione e alla socializzazione».
Chiara Sirna
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