Volontari per i volontari

Misericordie, accoglienza formativa in Toscana per 15 confratelli ucraini

A Ivano-Frankivsk , nell'Ucraina sud-occidentale, sta nascendo una nuova confraternita e i suoi giovani volontari arrivano a studiare il movimento di cui faranno parte, ospiti di quattro Misericordie toscane, nell’ambito di un progetto internazionale della Confederazione italiana

di Giampaolo Cerri

Le Misercordie, si sa, sono la forma più antica di volontariato, che risale addirittura al 1244, ma ancora oggi quel modello di servizio al prossimo continua, non solo a resistere all’usura del tempo, ma anche a generare nuove esperienze. Colpisce ancor di più che questa generazione nuova accada in un Paese in guerra perché invaso, come l’Ucraina.

In questi giorni, infatti, quindici giovani volontari della costituenda Misericordia di Ivano-Frankivs’k, città di oltre 200 mila abitanti nell’ovest del Paese, a metà strada fra L’viv e la Romania, sono ospiti di quattro Misericordie della Toscana, per conoscere sul campo la realtà e le attività dell’organizzazione “madre”, nella terra che ha dato origine otto secoli fa al più antico movimento di volontariato del mondo.

«Si tratta», spiega una nota della Confederazione nazionale Misericordie d’Italia, «di 12 ragazze e tre ragazzi (tra cui tre minori) arrivati due giorni fa e che saranno ospitati fino al 3 agosto dalle Misericordie di Borgo a Mozzano (Lu), Cascina (Pi), Empoli (Fi) e Mercatale Val di Pesa (Fi). Prosegue così il percorso di collaborazione e formazione internazionale tra la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia e la costituenda Misericordia di Ivano-Frankivs’k, promossa all’interno dell’Arcieparchia della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina».

Il precedente: la formazione in Ucraina

Dopo una prima tappa formativa svoltasi a marzo 2025 in Ucraina (che ha coinvolto circa 30 volontari locali in un programma intensivo su assistenza sociale, trasporto protetto e supporto psicologico) prende ora il via la seconda fase in Italia, con quindici volontari ucraini ospitati in Toscana per una formazione sul campo, grazie all’impegno della Federazione regionale e alla disponibilità di quattro confraternite.

I volontari arrivano dalla Fondazione Misericordia dell’Arcieparchia di Ivano-Frankivs’k, attiva in Ucraina nel coordinamento di aiuti medico-umanitari e sociali, con una sessantina di volontari già coinvolti. «Il progetto nasce per condividere le buone pratiche del modello italiano delle Misericordie, fondato sul servizio, la formazione e la prossimità e per rafforzare la rete di cooperazione internazionale nei contesti di crisi», spiegano alla Confederazione.

Il programma in Toscana prevede attività di volontariato quotidiano, incontri formativi, esperienze culturali e momenti di spiritualità condivisa, anche in preparazione al Giubileo dei Giovani 2025.

Il presidente Giani: «In Ucraina ad agosto»

L’iniziativa è stata promossa da padre Ivan Stefurak e padre Vitalii Maksymiv, referenti della Fondazione ucraina, con il sostegno diretto del presidente nazionale della Confederazione delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani, la cui visita in Ucraina è prevista per metà agosto 2025.

Domenico Giani, presidente Misericordie d’Italia

Proprio Giani chiosa questa collaborazione con queste parole: «In un tempo segnato da conflitti e disuguaglianze, il nostro ruolo nel panorama internazionale cresce: portiamo un modello di aiuto che coniuga efficienza e umanità, radicato nei valori cristiani e aperto al mondo. A metà agosto sarò personalmente a Ivano-Frankivs’k, per guidare una nuova missione: un gesto di prossimità concreta che vuole ribadire il nostro impegno a fianco del popolo ucraino, soprattutto dei più vulnerabili. Non è solo un viaggio umanitario, ma un segno di fratellanza e di fedeltà alla nostra storia. Le Misericordie ci sono e ci saranno», ha dichiarato.

Il presidente toscano Corsinovi: «Semi di carità»

Gli fa eco il presidente della Federazione toscana, Alberto Corsinovi, secondo il quale«come sempre le Misericordie toscane si sono messe a disposizione nello spirito di accoglienza che contraddistingue la nostra terra. Siamo felici di poter far conoscere la realtà e le attività delle nostre misericordie a questi giovanissimi e di aiutare la nascita di una nuova misericordia, che costituisce un seme di carità. Voglio ringraziare le confraternite per il loro impegno nell’accoglienza».

Una cooperazione fraterna – l’aggettivo ci va tutto – che potrebbe essere decisiva, molto presto, nella crescita del movimento in quel Paese martoriato.

Nella foto di apertura, dell’ufficio stampa delle Misericordie d’Italia, il gruppo ucraino appena arrivato.

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