Famiglia
Missione a tre nella regione dei Grandi Laghi
Wfp, Unicef e Unhcr insieme per sensibilizzare la comunità internazionale sulla condizione dei rifugiati nella regione
di Redazione
I vertici del Programma Alimentare Mondiale (WFP), del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) e dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) partiranno questo fine settimana per una missione congiunta nella quale visiteranno le operazioni comuni delle tre agenzie ONU nella regione africana dei Grandi Laghi. James Morris, Direttore Esecutivo del WFP, Ann M. Veneman, Direttore Esecutivo dell’UNICEF e António Guterres, Alto Commissario per i Rifugiati, partiranno domani 25 febbraio per visitare la Repubblica Democratica del Congo, il Ruanda e il Burundi. La missione durerà una settimana e si concluderà il prossimo 2 marzo. L’UNHCR auspica che questa missione senza precedenti contribuirà ad attirare nuovamente l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sulle condizioni dei milioni di rifugiati, sfollati e rimpatriati nella regione dei Grandi Laghi. La missione intende inoltre testimoniare la cooperazione e il coordinamento sempre più stretti che le tre agenzie stanno intessendo sulle questioni comuni presenti nei rispettivi mandati.
Oltre a visitare i progetti delle tre agenzie nella regione, i dirigenti hanno in programma di incontrare i presidenti di Repubblica Democratica del Congo, Ruanda e Burundi, nonché donatori, rappresentanti di altre agenzie ONU ed organizzazioni non governative partner.
In un comunicato stampa congiunto emesso questa mattina (http://www.unhcr.org/cgi-bin/texis/vtx/news/opendoc.htm?tbl=NEWS&id=43feec614 ), i tre esortano la comunità internazionale a prestare maggiore attenzione alla drammatica condizione delle persone costrette ad abbandonare i loro villaggi a causa degli attacchi nella Repubblica Democratica del Congo orientale e ai rifugiati che hanno deciso di rientrare volontariamente nella Repubblica Democratica del Congo, in Ruanda e Burundi dopo anni di esilio. Obiettivi della missione sono anche quelli di evidenziare le necessità dei gruppi più vulnerabili – in particolare degli sfollati interni -, di accrescere l’impegno dei paesi donatori sia nell’assistenza d’emergenza sia nella ricostruzione post-conflitto, nonché di valutare le modalità per colmare il gap fra la fase dell’assistenza d’emergenza e quella dello sviluppo.
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