Mo: Jihad islamica riconosce Israele?

Un leader della Jihad Islamica in Cisgiordania ha per la prima volta sollevato la possibilita’ di un riconoscimento dello stato di Israele da parte di questo movimento, la cui ideologia nega finora il diritto stesso all’ esistenza dello stato ebraico.

In un’ intervista apparsa oggi sul quotidiano Haaretz, la prima a un’organo di stampa israeliano, Abdel Halim Izzedine, noto col nome di Abu Qassam, ha detto: ”Se la Jihad Islamica diverra’ parte dell’ Autorita’ nazionale palestinese (Anp) e se quest’ ultima arrivera’ a un accordo con Israele, ci sara’ un riconoscimento (di Israele) anche da parte nostra. Non un riconoscimento ufficiale, ma comunque un riconoscimento”.

Abu Qassam, dopo aver dichiarato che c’e’ un divario incolmabile tra l’ ideologia della Jihad Islamica e quella del movimento sionista, ha tuttavia affermato che cosi’ come l’ ideologia sionista sta cominciando a rinunciare a parti di quella che considera Terra di Israele, cosi’ anche il suo movimento potra’ rinunciare a parti della sua ideologia che vuole la creazione di uno stato islamico dal fiume Giordano al Mediterraneo, al posto di Israele.

Abu Qassam, che e’ uno dei capi dell’ ala politica della Jihad, ha detto che il suo movimento intende rispettare la ‘hudna’, il cessate il fuoco, e che si limitera’ a reagire solo a ”provocazioni” israeliane. L’ esponente islamico ha definito l’ attuale presidente dell’ Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas) ”un uomo serio e onesto”. ”Yasser Arafat – ha continuato – credeva nella lotta armata e non temeva una guerra civile. Abu Mazen non crede nella lotta armata e teme una guerra civile. Noi siamo con Arafat per quanto riguarda la lotta armata e con Abu Mazen nel suo desiderio di prevenire una guerra civile”. Abu Qassam che ha scontato 12 anni di carcere in Israele, ha detto infine di non odiare gli israeliani. ”Mi piacerebbe conoscerne – ha aggiunto – il lato umano….ambedue le parti conoscono solo gli aspetti negativi dell’avversario”.