Gli interventi ammessi riguardano la creazione di piani della mobilità sostenibile e studi di fattibilità su vasta scala territoriale, l’attuazione di interventi concreti a sostegno della mobilità ciclistica e pedonale, l’introduzione di sistemi di infomobilità e di altre forme innovative. Interventi finalizzati alla riduzione del traffico privato in favore di quello collettivo e soprattutto soluzioni innovative (car pooling, car sharing, trasporto intermodale, bike sharing) alle esigenze individuali, in grado di ridurre significativamente l’uso dell’auto privata. Due i requisiti per l’ammissione: richiesta di contributo compresa tra 15mila e 150mila euro e non superiore al 60% dei costi totali di progetto.