Non profit

Modelli 2006: record ai 730, unico in crisi

Circa 73 persone su cento si sono ricordate, compilando il modello 730, di indicare il soggetto non profit cui destinare il 5 per mille. Se si pensa che il 2006 è stato il primo anno...

di Maurizio Regosa

Circa 73 persone su cento si sono ricordate, compilando il modello 730, di indicare il soggetto non profit cui destinare il 5 per mille. Se si pensa che il 2006 è stato il primo anno, quello della sperimentazione, questo risultato sembra più che discreto. Molto più bassa invece la percentuale dei contribuenti che presentando il modello unico si sono ricordati del 5 per mille: appena il 42,7%. Meno 30 punti.

I pensionati e i dipendenti ?battono? gli imprenditori e i liberi professionisti? Interpellati sul tema, i vari Caf (che di 730 ne compilano quasi 14 milioni) danno una spiegazione diversa.

«A far la differenza, rispetto agli studi di ragionieri e commercialisti, è soprattutto la dinamica relazionale che si innesca in un Caf», spiega Valeriano Canepari, direttore del Caf Cisl. «Il fatto cioè che l?operatore generalmente informa il contribuente sulla possibilità di destinare il 5 per mille, e ne sollecita l?adesione».

Eh, la famosa importanza del contesto, l?informazione più capillare, il ?passaparola??

Anche se forse un ruolo non marginale ce l?ha anche la platea di riferimento, come sottolinea Gilberto De Santis del Caf Uil: «Il mondo dei dipendenti e dei pensionati è senz?altro molto attento al sociale, e spesso intrattiene legami più significativi e anche più radicati con il settore del volontariato e dell?associazionismo».

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