Il presoidente di Telethon Luca Montezemolo, ieri alla Camera, in occasione della presentazione della Maratona 2010 è tornato sul tema del 5 per mille. Ecco il passaggio del suo discorso in cui ha sollevato la questione:
«Siamo consapevoli dell’importanza della nostra missione e per farcela non chiediamo finanziamenti statali, ma puntiamo, come ogni anno sulla generosità e la lungimiranza dei cittadini, delle aziende, degli enti e delle associazioni italiane. Non chiediamo aiuti, ma visto il ruolo che svolgiamo vorremmo non subire tagli e penalizzazioni. Come nel caso del 5 per mille, che taglia i tre quarti del fondo disponibile e nel nostro caso ci costringe a rinunciare a circa due milioni di euro. Oppure allo spropositato aumento delle tariffe postali che, se non vogliamo tagliare la quota destinata alla ricerca, ci obbliga a ridurre sensibilmente il numero delle persone a cui vogliamo scrivere, per comunicare l’andamento della ricerca e per chiedere un contributo. Tutto questo non è accettabile. Il terzo settore, ormai è dimostrato, è un attore fondamentale del welfare state. Un soggetto che risolve problemi che lo Stato e le industrie da soli non possono affrontare e che fa risparmiare alla collettività parecchio denaro. Speriamo che l’appello di moltissime organizzazioni come la nostra convincano il governo a fare marcia indietro su questi provvedimenti, gravemente penalizzanti. Nel frattempo noi non staremo certo con le mani in mano e ci daremo da fare per far arrivare sempre più soldi alla ricerca…»
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