Mondo
Morales: gli europei riconoscano “storia nera”
Il presidente boliviano ha anche difeso la nazionalizzazione delle risorse energetiche e la coltivazione di coca sotto controllo statale.
di Redazione
Evo Morales, primo presidente indigeno della Bolivia, ha chiesto agli europei di riconoscere la loro ”storia nera”, legata al periodo della colonizzazione dell’America e alla privazione dei diritti per la popolazione indigena. La ”Bolivia appartiene oggi agli indigeni”, ha proclamato Morales a una conferenza stampa in margine al vertice Ue-America Latina apertosi oggi a Vienna.
Il presidente boliviano ha anche difeso la sua decisione di statalizzare le industrie del gas del paese e accusato le compagnie straniere di avere stipulato contratti illegali con i precedenti governi boliviani. In tema di coltivazione di coca, Morales si e’ di nuovo detto in favore di una produzione sotto il controllo dello stato. Il suo paese e’ per una produzione razionalizzata di coca posta sotto il controllo dello stato. Inoltre la Bolivia e’ anche disposta a distruggere le piantagioni di coca che vengono usate per la droga, ha sottolineato.
Riferendosi all’ utilizzo della coca in campo medico, Morales si e’ detto per una rivalutazione della coltivazione della coca proclamandosi al contempo per una ”politica di tolleranza zero per la cocaina”. L’ex coltivatore di coca e primo capo dello stato indigeno della Bolivia, che era vestito, come i suoi collaboratori, con una semplice giacca marrone senza cravatta, si e’ poi rivolto ai giornalisti dicendo: ”forse pensavate che noi indigeni giriamo con le penne in testa, invece siamo gente del tutto normale con doveri e diritti”. Il suo obbiettivo e’ restituire alla Bolivia le sue risorse togliendole dalle mani delle multinazionali straniere.
A suo dire, le compagnie petrolifere e di gas straniere, brasiliane in particolare, avrebbero stipulato in passato contratti illegali che non sono stati mai ratificati dal parlamento. Al riguardo Morales ha respinto le accuse del presidente brasiliano Luiz Inacio Lula Da Silva secondo cui non sarebbe stato informato in tempo della nazionalizzazione dell’industria del gas boliviano. Aveva annunciato questo passo durante la campagna elettorale, ha precisato, e inoltre e’ un diritto del suo paese prendere decisioni sovrane senza chiedere il permesso a nessuno. Morales ha inoltre ricordato di essersi decurtato del 50% il proprio stipendio e che nessun membro del governo puo’ guadagnare piu’ del presidente.
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