Non profit
Movember: quando i baffi sono impegno civile
Anche quest’anno novembre segna l’inizio di Movember, la campagna di sensibilizzazione alla salute maschile che dall’Australia ha conquistato centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo
di Redazione

E’ tempo di farsi crescere i baffi. Non si tratta solo di una questione di stile. Avere il baffo in questo mese dell’anno è una faccenda di impegno civile. E’ quanto sostiene la Movember Foundation Charity, la fondazione australiana che, dal 2004, ha lanciato l’omonima campagna di sensibilizzazione alla salute maschile, raccogliendo fondi per la ricerca sul cancro alla prostata.
“Movember” prende il nome dall’unione tra “Mo”, che in Australia viene comunemente usato come abbreviativo di moustache, ovvero baffi e “November”. E’ proprio in questo mese dell’anno infatti che la campagna raggiunge il culmine, coinvolgendo uomini e donne a sostenere l’iniziativa in modi diversi. Mentre agli uomini viene infatti chiesto di impegnarsi a farsi crescere i baffi per trenta giorni e di unirsi alla community di “mo bros”, ovvero “fratelli di baffi”, postando una propria foto sul sito ufficiale dell’iniziativa, le donne vengono incoraggiate a promuovere Movember, contribuendo all’organizzazione di eventi e partecipando alla raccolta fondi. Il coinvolgimento delle persone attraverso un’azione tanto semplice, quanto personale, come quella di farsi crescere i baffi è stato ciò che ha decretato il successo della campagna che, leggenda narra, sia nata in un pub di Adelaide, dall’idea di due amici australiani, decisi ad attivarsi per accrescere la consapevolezza relativamente ai temi della salute maschile.
“Changing the face of men’s health”, cioè “cambiare il volto della salute degli uomini”, è questo il claim di Movember. I baffi sono chiaramente un simbolo identitario maschile ma rimandano ad uno stile di altri tempi, risultano insoliti, soprattutto se a decidere di portarli è un ragazzo giovane. Proprio per questo riescono a stimolare il dialogo, trasformando le persone in “manifesti in carne ed ossa a supporto della campagna”.
Lanciata nel 2004 in Australia e in Nuova Zelanda, negli ultimi anni la Movember si è diffusa anche in Nord America, Europa e Sudafrica. Lo scorso anno è stata sostenuta da oltre 800 mila persone in tutto il mondo e ha raccolto 120 milioni di dollari, 51.7 milioni in più rispetto l’anno precedente. A seconda dei diversi paesi in cui è stata lanciata, Movember ha stretto delle partnership con le principali associazioni nazionali che si occupano di sensibilizzazione e ricerca sul cancro.
L’iniziativa è stata appoggiata da diversi sportivi e numerose squadre di rugby, anche in Italia. Per unirsi al network italiano: Movember Italia.
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