Welfare
Myanmar: Amnesty Italia chiede rilascio cinque detenuti
La sezione italiana di Amnesty International invia lettera all'ambasciata del Myanmar a Roma e al ministro degli Esteri D'Alema
di Redazione
La Sezione Italiana di Amnesty International ha inviato oggi all?Ambasciata di Myanmar in Italia e al ministro degli Affari esteri Massimo D?Alema 58.000 firme a sostegno dell?appello, lanciato tre settimane fa dall?organizzazione per i diritti umani, per chiedere il rilascio dei manifestanti arrestati alla fine di settembre.
Nonostante abbiano promesso di collaborare con le Nazioni Unite, le autorita? di Myanmar proseguono nel giro di vite nei confronti degli organizzatori delle pacifiche manifestazioni dello scorso mese.
Da oggi e? possibile firmare on line su www.amnesty.it un nuovo appello per la scarcerazione di un difensore dei diritti umani e di quattro tra promotori e appartenenti al movimento degli studenti della ?Generazione 88?, che da vent?anni, nonostante arresti e condanne a lunghe pene detentive, chiedono il rispetto dei diritti umani e riforme democratiche in Myanmar.
I cinque detenuti sono:
– U Myint Aye, vicesegretario della Lega nazionale per la democrazia, il partito della premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi. E? il fondatore di ?Promotori e difensori dei diritti umani?, un gruppo che dal 2002 organizza incontri per promuovere la conoscenza della Dichiarazione universale dei diritti umani. E? stato arrestato, per la sesta volta dal
1988, il 24 agosto a Yangon, ed e? detenuto nella stazione di polizia n. 7 di Yangon. Le sue condizioni di salute sono gravi e ha urgente bisogno di cure mediche.
– Hla Myo Naung, ex leader studentesco ed esponente della Federazione delle Unioni studentesche di tutta la Birmania, arrestato a Yangon il 10 ottobre mentre si stava sottoponendo a una visita oculistica a seguito della rottura di una cornea. Se non sara? immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico, rischia di perdere l?uso di un occhio. Non e? noto dove sia detenuto.
– Htay Kywe, Thin Thin Aye e Aung Thu, arrestati nella notte tra il 12 e il 13 ottobre. Erano gli ultimi leader del movimento ?Generazione 88? ancora in liberta?. Amnesty International ritiene che Htay Kywe sia in cattive condizioni di salute. Non e? noto dove siano detenuti.
Amnesty International teme che queste cinque persone, dato il loro ruolo di primo piano nelle manifestazioni di settembre, rischino di subire maltrattamenti e torture e chiede il loro rilascio immediato e incondizionato.
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