Politica

Napoli contro Inter: non è calcio d’agosto

L’incasso della partita (sono previsti 500 milioni) verrà impiegato nei progetti della Caritas per la ricostruzione. Baggio e Ulivieri spiegano i motivi dell’iniziativa

di Federico Cella

Anche il calcio d?agosto, da sempre deprecato perché di poco valore, assume una sua dignità. Una dignità che, prima che essere sportiva, è di natura morale, quella di voler andare oltre il proprio mondo dorato per partecipare a quello reale, fatto anche di persone che soffrono. Mercoledì 19 agosto, ore 21, stadio San Paolo di Napoli: gli azzurri del neoallenatore Ulivieri affronteranno i nerazzurri dell?Inter. Un?amichevole con una grossa posta in palio: la possibilità di aiutare gli abitanti di Sarno, Quindici, Siano, Bracigliano, Fiano e Nocera Inferiore, vittime, il 5 maggio, dell?alluvione e ancora adesso vittime dei colpevoli ritardi sull?inizio dei lavori di ricostruzione.
Sarà, invece, un giorno di festa quello del 19. ?Una partita per ricominciare? resa possibile grazie alla partecipazione delle due prestigiose società sportive e della multinazionale Nike, sponsor tecnico delle squadre, che sulla via intrapresa per rendere noto al pubblico (e ai propri clienti) il ?new deal? di una produzione più trasparente e consapevole delle sue ricadute sociali, ha deciso di orientare la kermesse sportiva verso un obiettivo di solidarietà. Obiettivo condiviso con entusiasmo dalle società, in particolare da Milly Moratti, moglie del presidente dell?Inter Massimo, prima sostenitrice dell?evento.
L?intero incasso della partita – che dovrebbe superare i 500 milioni – verrà destinato alla Caritas della Campania che li impiegherà in progetti di ricostruzione (vedi box sotto). Anche ?Vita? parteciperà all?evento, garantendo un serio monitoraggio del reale impiego dei fondi raccolti. «Vorrei dire un grazie di cuore a tutti», spiega emozionato fra? Terenzio Soldovieri, responsabile della Caritas. «Alle squadre di calcio, che ?lavoreranno? in pieno agosto per rendere un servizio ai tanti giovani di qui che si trovano in condizioni sfortunate. E a Nike, un?azienda che, dopo aver subito giuste critiche nel passato, adesso guida una nuova idea di profitto legato anche alla solidarietà. Un esempio che spero vogliano seguire altre aziende nel futuro».
Una giornata di festa a tutto tondo, dicevamo, che avrà inizio proprio a Sarno. Tra la popolazione duramente colpita dall?alluvione, arriverà nientemeno che il ?Piede sinistro di Buddha?, Roberto Baggio, che ha cambiato l?ennesima maglia ma non certo il suo animo sensibile: «Avrei voluto poter essere presente in Campania già i giorni successivi al disastro, per dare una mano», spiega l?ex-codino. «E sono felice di averne l?opportunità adesso. Starò tutta la mattina in mezzo a quei ragazzi, giocherò con loro e spero che questo incontro, nel suo piccolo, possa essere un?ulteriore stimolo alla voglia di andare avanti».
Una voglia di impegno che si può riscontrare anche nelle parole di Renzo Ulivieri: «La solidarietà è un sentimento particolare, molto importante, che è in grado di arricchire non solo chi riceve, ma anche chi è così fortunato da poter dare», spiega serio il mister. «La nostra è un?iniziativa che deve dare un insegnamento, perché il mondo dello sport deve capire che non può più vivere in un paradiso artificiale, isolato dal resto della società civile».
Resta, infine, da sottolineare la partecipazione della Nazionale italiana cantanti, che aderirà al progetto con 30 milioni, provenienti dal neonato Club Amici della Nic, aperto a tutti coloro che vorranno contribuire alle molte iniziative solidali di Ramazzotti e soci. «Certo, il nostro contributo è invisibile rispetto a quanto realmente serve per la ricostruzione di queste zone», spiega Gianluca Pecchini, portavoce della Nic, «ma volevamo comunque sposare questa iniziativa, che si distingue per la serietà e la lungimiranza dei progetti. In attesa, nel futuro, di poter dare ancora di più, come dice il nostro inno».

Famiglie solidali

«A causa del continuo rinvio dei lavori di ricostruzione, si arriverà all?autunno senza un nulla di fatto, con migliaia di persone costrette a vivere con la valigia in mano per il rischio di nuove frane». Chi parla è fra? Terenzio Soldovieri, responsabile della Caritas della Campania, una delle associazioni più impegnate sul territorio devastato dall?alluvione. Pecche statali a cui l?ente cattolico cerca di porre rimedio attraverso il ?Progetto famiglie solidali?, che vuole proporre l?intervento di tutti in aiuto alle centinaia di famiglie che, a seguito dell?alluvione, hanno perso la casa, ma anche il lavoro o un parente. A esse verà garantito un aiuto per ricominciare a vivere, sottoforma di una somma una tantum (3 milioni) oltre a uno stipendio per tre mesi, calcolato sulle reali necessità del nucleo. È possibile aderire a questo progetto con un versamento sul ccp 32768806 oppure sul ccb 030141 della Deutsche Bank, Abi 3104, Cab 76310, intestato a Caritas delegazione regionale Campania, con la causale ?Progetto famiglie solidali alluvione Campania?.

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