Non profit
Nel business plan abbiamo il bene comune
In Lombardia una delle maggiori banche di credito cooperativo scende in campo per il welfare. Prestiti ad hoc, mutui equi, finanziamenti alle imprese...di, Christian Benna
di Redazione
L?assemblea della fiducia, la casa del buon samaritano, un sostegno alle adozioni internazionali. Non sono i capitoli di un vecchio libro di fiabe, ma estratti del business plan di una banca. Quella di credito cooperativo di Treviglio, centro di 25mila abitanti nella provincia bergamasca, che guarda oltre al risiko bancario di questi giorni e pensa a un futuro diverso, magari meno fiammeggiante ma sempre più vicino alla comunità.
In realtà, a conti fatti, il patto con il territorio è rispettato da tempo. I suoi sportelli arrivano dove gli altri non osano neppure mettere il naso. In quattro comuni (Castel Rozzone, Arzago, Misano di Gera D?Adda, Truccazzano), Bcc Treviglio è l?unica insegna finanziaria ad accendersi dal lunedì al venerdì. Conto corrente, il mutuo per la casa, consigli su come investire i propri risparmi: servizi sempre assicurati. Nel resto dell?area di riferimento copre l?8% del sistema bancario, il 15% dove è sede di filiale.
Buoni risultati e pure in crescita. Ma per il presidente Gianfranco Bonacina e per i suoi 12mila soci, il fine di perseguire utilità sociale scritto nello statuto è qualcosa che va più in là della corretta gestione bancaria e dell?impegno sociale. «Treviglio è una cittadina in grande fermento», spiega Bonacina. «Da qui passeranno l?alta velocità Milano – Venezia, quattro nuovi binari della ferrovia e l?autostrada Brebemi. Un cambiamento epocale che porterà a un incremento della popolazione residente fino a 35 mila persone». La risposta della Bcc non si è fatta attendere. Da circa tre anni la banca ha messo in campo una strategia per costruire il primo ?distretto del bene comune?. Al centro un istituto di credito che sa collaborare con le istituzioni e le imprese per preparare il territorio alle trasformazioni invasive della modernità.
Così è nata due anni fa la Fondazione dell?ex cassa rurale. Un ente senza fine di lucro che, per arginare l?emergenza abitativa, ha dato vita alla Casa della solidarietà: 13 locali arredati per un valore di 650mila euro di investimenti offerti in gestione alla Caritas. A questa è seguita l?iniziativa del buon samaritano per accogliere chi è in difficoltà. Un tetto sicuro sopra la testa e tanti progetti per la formazione. I locali della facoltà di Economia di Treviglio, che ospita appena un corso di laurea , sono messi a disposizione dalla Bcc. «E non è tutto», promette Bonacina. « Perché oltre al prossimo ampliamento delle aule, vogliamo a contribuire all?apertura di un master per il non profit». Erogazioni ma anche prodotti ad hoc. Nelle filiali della Bcc i finanziamenti cercano di venire incontro al socio-cliente. C?è la linea solidale: il mutuo Crescere liberi (con il sostegno all?Unicef), Con loro (per famiglie numerose o con parenti portatori di handicap) e Casa amica (per i nuovi cittadini immigrati).
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