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«Nel non profitbpagheranno i big»

Il direttore del Nancy Bell Evans Center

di Redazione

«I piccoli, che dipendono dai finanziamenti pubblici, avranno meno difficoltà» I l non profit americano è in una fase di transizione, e il suo futuro dipenderà in gran parte dall’esito delle prossime elezioni. Parola di Steven Rathgeb Smith , professore di Affari pubblici all’University of Washington e direttore del centro studi sul non profit Nancy Bell Evans Center.
Vita: Quale futuro per il terzo settore con presidente Obama? E con McCain?
Rathgeb Smith: Ci sono sostanziali differenze tra i due candidati. Obama tenderà a promuovere più interventi economici governativi nel non profit, e più partnership tra pubblico e privato. La sua esperienza lo porterà a sostenere sia organizzazioni laiche che religiose, come ha più volte detto in campagna elettorale. La politica di John McCain rischia di essere la copia di quella di George W. Bush, ma con meno fondi. Come noto, Bush ha posto l’accento soprattutto sulle organizzazioni evangeliche, mettendo a loro disposizione ingenti risorse. Ma la crisi economica e anche lo spreco di danaro realizzato da Bush costringeranno McCain a stringere la cinghia.
Vita: Quali sono i rischi per il non profit in questa crisi?
Rathgeb Smith: Nell’immediato credo che a soffrirne saranno soprattutto le grandi non profit, che beneficiano dell’aiuto delle fondazioni private. Molte strutture medio-piccole, invece, che vivono di finanziamenti pubblici e piccole donazioni, potrebbero non avvertire il colpo. A meno che non si piombi nella recessione e vengano meno anche gli aiuti del governo.
Vita: Quali scenari per il futuro?
Rathgeb Smith: Negli ultimi anni il settore è cresciuto. Oggi ci sono almeno il doppio delle associazioni di dieci anni fa, circa un milione e mezzo. Spesso si tratta di strutture piccole, che faticano a trovare fondi e a garantire qualità. La contrazione delle risorse porterà le non profit a competere; certo aumenterà la qualità, forse a discapito della varietà.
Vita: Gli Usa stanno passando un momento difficile. Con uno Stato più sociale le cose sarebbero andate diversamente?
Rathgeb Smith: Il modello di Stato europeo è vincente. È all’Europa che Obama si ispira quando parla di sanità per tutti o di bilanciamento tra pubblico e privato in economia. La speranza è che vinca le elezioni e realizzi il suo programma.

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