La richiesta di quasi quaranta associazioni e 200 altri firmatari, alla fine della Conferenza di Napoli sull’infanzia, era chiara: che il governo riconvocasse subito l’Osservatorio per l’Infanzia, per confrontarsi sul Piano Infanzia, promesso per fine gennaio.
Venti giorni dopo, la convocazione non è ancora arrivata. È preoccupata Liviana Marelli, membro dell’Osservatorio per il CNCA, perché «a Napoli è proprio emersa l’urgenza di una sana alzata di testa. È vero che non c’è contrapposizione tra diritto del minore e diritto della famiglia, ma è una preoccupante e anacronistica retromarcia tornare a riconoscere i diritti dei minori solo in qunto figli, non per soggettività propria». Le associazioni promotrici del documento Batti il cinque stanno organizzandosi per incontrarsi prima di Natale e progettare gli “Stati Generali della Partecipazione”.
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