Mondo
Nessuna notizia di Francesco
Nuovo appello di Emergency: «Da oltre due settimane non abbiamo più notizie del nostro operatore»
di Redazione

Sono passate più di due settimane dal rapimento di Francesco Azzarà, l’operatore della ong Emergency sequestrato a Nyala, nel Darfur, lo scorso 14 agosto. Nessuna notizia di lui. Tanto che l’organizzazione ha promosso un appello e chiede ai cittadini, ai media e alle istituzioni italiane di mobilitarsi per la sua liberazione, esponendo la foto di Francesco sui palazzi delle istituzioni, partecipando e rilanciando le iniziative che Emergency organizzerà.
Fra le prime adesioni quella del comune i Firenze. Tante le manifestazioni organizzate per non far cadere nel silenzio il dramma di Francesco Azzarà. Una figura «indispensabile» l’ha descritta Rossella Miccio, responsabile ufficio umanitario di Emergency «tant’è che per sopperire alla sua mancanza abbiamo dovuto spostare un altro logista da Khartoum». Francesco è infatti un logista: «Senza di lui l’ospedale non va avanti. C’è da fare la spesa, le riparazioni, da pagare i salari per lo staff locale, fare il controllo del personale, i contratti, tenere contatti con le varie autorità, occuparsi di tubature e generatori in Paesi dove luce e acqua non sono garantite. E mille altre cose».
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