Welfare

«Nessuno ci ha avvertiti»

Parla il segretario della Cassa ammende

di Redazione

La decisione del ministro Alfano di usare i fondi della Cassa ammende per costruire nuove carceri? «Nessuno ci ha informati direttamente. Ma se non si cambia la legge attuale, non se ne fa nulla», spiega Laura La Marca, 53 anni, dal luglio 2008 segretario della Cassa ammende.
Vita: Davvero non avete ricevuto alcuna comunicazione in proposito?
Laura La Marca: Io stessa l’ho letto su internet. Una cosa però è certa: allo stato attuale delle cose, usare i fondi della Cassa per altri scopi se non quelli direttamente legati a progetti di reinserimento dei detenuti, è impossibile.
Vita: In che senso?
La Marca: Andrebbe modificata la legge. Per ora non possiamo far altro che aspettare.
Vita: Quali potrebbero essere i tempi per questa modifica?
La Marca: Anche in questo caso, nessun dato certo. Ma viste le intenzioni, che sono legate all’emergenza attuale della situazione carceraria, suppongo saranno tempi brevi.
Vita: Come valuta questa novità?
La Marca: È una scelta politica. Di certo, con più carceri, verrà meno il sovraffollamento e tutti i detenuti staranno meglio.
Vita: Quale sarà l’impatto sulle attività di reinserimento, fino a ieri l’unica finalità della Cassa?
La Marca: Nessuno stravolgimento. Anche perché nella Cassa ammende i fondi li abbiamo sempre, poiché entrano a flusso continuo. Quindi i progetti di reinserimento, se validi, saranno comunque finanziati. Sia per quelli interni, presentati dall’amministrazione penitenziaria, che per quelli del privato sociale.

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