Non profit

New entry per i patrimoni dell’Umanità

Tra i 15 nuovi siti scelti dall’agenzia Onu per il “valore universale eccezionale” anche i canali di Amsterdam, l’atollo di Bikini e un Parco marino alle Hawaii

di Redazione

I canali di Amsterdam, l’atollo di Bikini, l’altopiano centrale dello Sri Lanka e il Parco nazionale marino di Papahanaumokuakea alle Hawaii. Sono alcuni dei quindici nuovi siti scelti dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’umanità riconosciuti per il loro «valore universale eccezionale» e che vanno ora ad aggiungersi agli 890 già iscritti nella Convenzione dell’Unesco del 1972 sulla protezione del patrimonio mondiale dell’umanità. Il comitato dell’agenzia Onu, riunito a Brasilia, ha scelto i nuovi siti tra un elenco di trenta.

Oltre al quartiere dei canali di Amsterdam costruito alla fine tra il XVI e il XVII secolo, sono stati selezionati dalla città imperiale di Thang Long-Hanoi in Vietnam, monumenti storici di Dengfeng (Cina), il sito archeologico di Sarazm in Tadjikistan, la città medievale di Albi in Francia, il bazar storico di Tabriz in Iran e di At-Turaif e ad-Diriyah in Arabia Saudita, spiagge australiane, il sito di osservazione astronomico Jantar Mantar di Jaipur, in India, il complesso di Kanegah e il santuario sufi di Ardabil (Iran), l’atollo di Bikini (una municipalità delle isole Marshall teatro anche di esperimenti nucleari americani), i villaggi di Hahoe e Yangdong in Corea, la zona di conservazione naturale di Ngorongoro in Tanzania, l’altopiano centrale dello Sri Lanka e il Parco nazionale marino di Papahanaumokuakea alle Hawaii.

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