Nicaragua: per gli Usa in atto un “golpe strisciante”

Un ”colpo di stato strisciante” sta minacciando in Nicaragua la stabilita’ e la democrazia: lo ha assicurato ieri sera a Managua il sottosegretario di stato usa per l’America latina, Robert Zoellick. Al termine di un incontro con il presidente nicaraguense Enrique Bolanos, l’esponente governativo statunitense ha duramente attaccato l’alleanza stretta dall’ex presidente di sinistra Daniel Ortega con l’ex presidente di destra Arnoldo Aleman contro il capo dello stato. ”Debbono prendere una decisione – ha detto Zoellick – se vogliono schierarsi con il popolo del Nicaragua o se intendono seguire il cammino degli interessi egoisti e corrotti di un solo uomo” come Aleman. Dopo aver definito quest’ultimo ”un criminale” ed essersi riferito ad Ortega come una persona dalle note tendenze antidemocratiche, il ‘numero due’ di Condoleezza Rice ha esclamato: ”Saro’ franco, esiste un patto corrotto fra Aleman e Ortega e questo e’ il passato del Nicaragua, non il futuro”. Questa alleanza, ha insistito, minaccia ”il promettente futuro” del paese ”con un golpe incipiente, la corruzione e i caudillos”. Alludendo infine alla possibilita’ di revocare il visto d’ingresso agli esponenti politici dell’opposizione, Zoellick ha concluso: ”Gli usa non daranno il benvenuto a persone corrotte nel nostro paese, prenderemo le iniziative necessarie per bloccarli e non esiteremo a negare rifugio a leader corrotti e ad intensificare le indagini sul riciclaggio”. Da mesi il Fronte sandinista di liberazione nazionale (Fsln) di Ortega e il Partito liberale costituzionalista (Plc) di Aleman si sono alleati nella Corte suprema e nel Congresso per stringere in un angolo il presidente Bolanos, ritirandogli fra l’altro prerogative di governo che prima gli concedeva la Costituzione e che ora invece sono passate al Parlamento.