Mondo
NIgeria: 100 morti e 1000 feriti in scontri per il petrolio
Due milizie di etnie diverse si sono fronteggiate per motivi di interesse legati al greggio
Quasi cento morti e oltre mille feriti sono il bilancio della guerra scoppiata la settimana scorsa tra milizie etniche rivali a Warri, centro petrolifero strategico nel sud della Nigeria. Le cifre sono state fornite oggi dal presidente della la Croce rossa nigeriana, Emmanuel Ijewere. “Abbiamo buone reagioni per credere che i morti siano quasi cento e i feriti oltre mille”, ha detto.
La situazione e’ tornata tranquilla da mecoledi’, quando con l’intervento dell’esercito i gruppi rivali hanno accettato un cessate il fuoco. A contrapporsi sono le etnie Ijaw e Itsekiri: la prima contesta al governo favoritismi verso la seconda e rivendica una quota maggiore dei proventi derivanti dalle esportazioni di greggio. Gli scontri dei giorni scorsi, iniziati lungo i corsi d’acqua del Delta del Niger e poi estesisi fino a Warri, sono stati i piu’ violenti da cinque mesi a questa parte: in marzo una rivolta degli Ijaw costrinse le principali compagnie petrolifere a fermare il 40 per cento degli impianti di estrazione.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.