Famiglia

Nigeria: appello per donna condannata a lapidazione

Lo lancia la comunità di S. Egidio

di Gabriella Meroni

La Comunita’ di Sant’Egidio ha lanciato da Roma un appello al presidente nigeriano Olugesun Obasanjo perche’ venga impedita la lapidazione di una giovane donna incinta, condannata a morte da un tribunale musulmano per aver avuto rapporti sessuali fuori dal matrimonio.

”Chiediamo il vostro intervento in suo favore, per evitarle questa punizione crudele e disumana. Siamo certi che vorrete prendere nella giusta considerazione questa vicenda che minaccia due vite”, ha scritto la comunita’ cattolica di laici in una lettera inviata al presidente nigeriano. Safiya Tungar-Tudu, di 33 anni, e’ stata condannata a morte per lapidazione per aver commesso adulterio: la sentenza e’ stata emessa dal tribunale islamico a Gwadabawa, nello Stato di Sokoto, nel nord-ovest della Nigeria. L’adulterio e’ passibile di lapidazione per il codice religioso musulmano applicato in questo Stato regionale.

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